CAIZZI (FEDERALBERGHI): DATI CONFEZIONATI, OPERATORI INASCOLTATI. SCANDALE (PUGLIA PROMOZIONE): DATI STRAORDINARI, CRESCIAMO —–
I risultati della stagione estiva pugliese? Bene benissimo male malissimo. Presentati qualche giorno fa alla Fiera di Rimini, sono ora oggetto di un’analisi a dir poco “divaricata”. Per il presidente di Federalberghi Puglia e vice presidente nazionale Francesco Caizzi «il logorato rito dell’annuncio delle performance turistiche» ha fatto registrare da parte della Regione «festeggiamenti, naturalmente, per 3milioni e 300mila arrivi totali (+5,5% sul 2022) e 12milioni e 700mila presenze (+3% sul 2022)» nel periodo gennaio/agosto e coprendo l’85% dei posti letto.
«L’assessore Gianfranco Lopane, in coro con il direttore di Pugliapromozione e il direttore del Dipartimento Turismo e Cultura regionale – spara a pallettoni salaci Caizzi – parlano di “ottima performance” e di una Puglia che “conferma il suo appeal con una crescita dei flussi internazionali”. Eppure la Regione dovrebbe fare ammenda». Perché?
Lunga la lista delle doglianze. In ordine di apparizione, al primo posto c’è «l’Osservatorio Regionale in Pugliapromozione che i dati li “confeziona” solo una/due volte l’anno con corredo di tante belle “torte” grafiche». Mentre l’Emilia Romagna (che, per lo stesso periodo, registra oltre 8milioni di arrivi e 30milioni e mezzo di presenze) ha dati «consultabili in tempo reale tutto l’anno sul portale regionale dedicato».
E poi ci sono i “numeri”. Per Caizzi bisogna «prendere atto che l’estate 2023 non è andata bene. Con 800 chilometri di coste è certamente il mare che traina il turismo pugliese e quest’anno apprendiamo che il mercato italiano ha preferito altre destinazioni a noi.
Non si può acriticamente festeggiare un +5,5% di arrivi senza analizzare una situazione che, seppur salvata statisticamente dal turismo straniero e di fascia alta, ha messo in seria difficoltà le aziende ricettive di fascia medio bassa che sono arrivate a registrare anche un calo del 20% con valori mensili di -4, -5%, così analizzato sembra il paradosso del pollo di Trilussa».
Per Caizzi «se si fa un’analisi per territorio si vede che le province di Taranto e di Foggia hanno sofferto più delle altre. Di questo non ho ascoltato nemmeno una parola da chi gestisce il turismo pugliese, dall’assessore in giù». Caizzi lamenta anche «politiche turistiche» ridotte «a semplici provvedimenti centralizzati», una programmazione da rifare e lo scarso coinvolgimento delle associazioni di categoria.
Contattato, Luca Scandale, dg di PugliaPromozione, premette: «Da sempre scelgo di non far polemica». Dice che l’assessore Lopane l’ha convocato il 18 alle 10 e che in quell’occasione «saranno presentate le ricerche svolte in questi mesi e le attività in corso”.
Riconferma qunto detto alla Fiera di Rimini: «In una estate caratterizzata da voci incontrollate, che parlavano di crollo del turismo in Puglia e di prezzi troppo cari, è invece arrivata la notizia che Puglia e Basilicata sono sul podio come sentiment del turismo italiano». I dati? «Sono straordinari: + 10% fino a giugno. Agosto e luglio tengono, e un settembre che – mi preme sottolineare – per ora mostra un più 5% ma con dati non ancora completi. Siamo orgogliosi di continuare a crescere».
Per la cronaca, quasi cent’anni or sono Trilussa (ovvero Carlo Alberto Salustri) nella sua celeberrima poesia La Statistica scrisse così: «Seconno le statistiche d’adesso risurta che te tocca un pollo all’anno: e, se nun entra nelle spese tue, t’entra ne la statistica lo stesso perché c’è un antro che ne magna due».
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