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AREA MARINA PROTETTA “ISOLE TREMITI”: CONCLUSI I LAVORI PER IL RIPOSIZIONAMENTO DEI SEGNALAMENTI MARITTIMI DI PERIMETRAZIONE DELL’AREA DA LUNGO TEMPO MANCANTI

Sono terminati i lavori di riposizionamento dei segnalamenti marittimi di perimetrazione nell’Area Marina Protetta (AMP) “Isole Tremiti” che ne era da molti anni del tutto sprovvista e che, grazie all’impegno dell’Ente parco, si dota oggi di questo importante strumento utile, non soltanto alla sicurezza dei naviganti, ma anche ad assicurare una corretta navigazione nell’area protetta.

I vecchi segnalamenti, installati tra il 2008 e il 2012, a causa di eventi meteomarini straordinari sono andati tutti alla deriva e dispersi e non sono stati più ripristinati.

L’intervento rientra nella strategia dell’Ente parco – soggetto gestore dell’AMP – che ha messo in campo numerose azioni per garantire maggiore sicurezza e migliori oltre che più efficaci strumenti di tutela ambientale.

Il riposizionamento dei segnalamenti marittimi, infatti, rappresenta un’azione di fondamentale importanza per garantire la corretta segnalazione del perimetro dell’AMP allo scopo di facilitare, non solo l’utenza del mare all’individuazione delle specifiche aree sottoposte a speciali vincoli, ma anche le unità della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e delle altre Forze dell’Ordine nello svolgimento delle loro attività di vigilanza in mare anche a tutela delle risorse naturalistiche dell’area.

Per un investimento complessivo di circa 380.000,00 euro l’Ente parco ha installato n. 11 segnalamenti luminosi marittimi, di cui 5 a delimitazione della Zona A presso l’Isola di Pianosa, 4 a delimitazione della Zona B presso l’isola di Caprara e 2 a delimitazione della Zona B di San Domino oltre a 4 miragli terrestri di delimitazione delle diverse zone.

Si tratta di segnalamenti collegati a sistemi di ormeggio innovativi e all’avanguardia assolutamente in linea con le più recenti direttive del Ministero dell’Ambiente.

Nel particolare, si è proceduto alla installazione di boe “jumper” – ovvero di boe di profondità poste sul fondale a circa 10 metri – che pretenzionano dei cavi d’acciaio collegati alle zavorre e che attraverso brevi tratti di catene collegano i jumper alle boe, ovvero ai segnalamenti di superficie. Tale sistema, detto “a fondo virtuale”, garantisce che la catenaria di ormeggio non ari il fondo come, invece, e purtroppo, accadeva con i sistemi tradizionali realizzati esclusivamente con catena e che arrecava danni ai fondali e, più in generale, all’ecosistema marino.

“Il posizionamento dei segnalamenti marittimi, da troppo lungo tempo mancanti nell’Area Marina Protetta di Tremiti, evidenzia ancora una volta l’impegno dell’Ente parco nella gestione della stessa. Esso rappresenta un importante tassello di quella parte della strategia dell’Ente orientata al miglioramento della gestione delle risorse naturali che, per questo caso specifico dell’AMP di Tremiti, punta ad affermare una sua sempre più corretta fruizione da parte dei naviganti, da cui non può che discendere una maggiore e migliore tutela delle risorse ambientali ivi esistenti”, ha affermato il Presidente Pasquale Pazienza.