Menu Chiudi

PUGLIA/ ALTOLÀ PESCA DEL GAMBERO VIOLA IN PUGLIA

È scattato il fermo per i pescherecci: reti sui fondali solo fino a 600 metri.

Stop alla cattura del gambero viola. Il fermo pesca straordinario è scattato nei giorni scorsi e dovrebbe terminare alla fine dell’anno.

Lo ha stabilito il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ha informato le associazioni di categoria dei pescatori professionali e le Capitanerie di porto. Dalla nota diramata dalla Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, si evince che a metà ottobre le catture hanno raggiunto il 98 per cento dello stock ittico consentito per il 2023. In conseguenza, è scattata “la chiusura immediata dell’attività di pesca” per non incorrere nelle sanzioni dell’Unione Europea.

Il regolamento sulle possibilità di pesca varato dal Consiglio europeo all’inizio dell’anno, per l’area geografica denominata “Mare Jonio”, articolata in tre sottozone, determina il quantitativo di cattura del gambero viola in 15 tonnellate di peso vivo per la Grecia e in 250 per l’Italia. Nella suddetta area, delimitata da Puglia, Calabria, Sicilia Orientale, intera costa libica e Grecia jonica, le catture hanno raggiunto le 245 tonnellate ed è scattato lo stop.

Come rispettarlo? I comandanti dei pescherecci devono usare le reti su fondali di circa 600 metri, dove possono continuare a catturare gamberi rossi e specie ittiche che ne condividono l’habitat, dai gamberi rosa ai merluzzi, dalle pescatrici alle razze ed altre. Devono evitare gli ambiti di pesca profondi circa 800 metri, areali del gambero viola, che i pescherecci hanno frequentato fino al divieto.

Perché non c’è dubbio che all’esaurimento dello stock prefissato per quest’anno ha concorso anche lo sforzo di pesca della marineria cittadina, che l’estate scorsa ha immesso sul mercato numerose cassette di gamberi viola; il cui prezzo è variato, in base alle dimensioni, dai 15 euro al chilogrammo (quarta scelta) ai 50 euro per i gamberoni, passando per i 30 e 40 euro delle lunghezze intermedie.

Ora i pescatori non nascondo le preoccupazioni e non tanto per il fermo pesca attuale, quanto per le prospettive future della pesca a strascico che è nel mirino dell’UE. E a scuotere la testa sono anche i consumatori o, se preferite, i buongustai.