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FOGGIA – “I CARABINIERI E LE COMUNITÀ”, CON 12 STORIE IL NUOVO CALENDARIO RACCONTA L’ANIMA DELL’ARMA

Presentato il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri nella sua ultima veste, quella dell’edizione targata 2024. L’opera è stata realizzata dallo studio di design Pininfarina con il contributo dell’editorialista Massimo Gramellini per la creazione dei testi.

 Il calendario storico 2024 è stato dedicato al tema ”l Carabinieri e le Comunità” e in particolare alla figura del Carabiniere come punto di riferimento della collettività. Una presenza costante accanto alla cittadinanza, da momenti storici perii nostro Paese -come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946-a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna.

 La vicinanza, la capacità dì contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024.

Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole- ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni – come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come ia pandemia da Covid19. “Un’opera di editoria che ci ha sempre accompagnato nel tempo, pur vivendo in una stagione di social, d’altronde siamo ancora molto legati alla tradizione, al classico calendario stampato da appendere alle pareti – spiega il Comandante della Stazione provinciale dei Carabinieri dì Foggia Michele Miulli – circa 1 milione e 200mila copie stampate, il calendario è stato peraltro tradotto in diverse lingue, segno dell’attaccamento a questo particolare oggetto. Il tema vuole in qualche modo evidenziare il nostro legame con la cittadinanza, con le singole municipalità affidate alle nostre cure attraverso 12 storie vere che ci hanno visti protagonisti. Non c’è un filo conduttore reale, a! suo interno è possibile trovare storie recenti e meno recenti. C’è una tavola che ricorda la nostra presenza ne! momento del referendum utile a scegliere la Monarchia o la Repubblica e tanto altro ancora: episodi che ci riportano all’attualità come l’alluvione in Emilia Romagna. A legare le pagine del calendario una banda rossa, un elemento distintivo della nostra uniforme che lo studio di design ha utilizzato appositamente per unire le tante storie che attraversano i 12 mesi dell’anno”.

Oltre al calendario sono stati presentati altri prodotti editoriali realizzati, tra questi il calendario da tavola fatto con immagini in cui si testimonia e sì segnala la presenza dei carabinieri nei piccoli borghi d’Italia.

 “La loro particolarità di quest’anno è la presenza dei carabinieri a Monte Sant’Angelo – aggiunge Miulli – l’Arma ha voluto ricordare anche quei territori che sono particolarmente difficili per la presenza della criminalità organizzata. Dunque tra questi, oltre a quelli della provincia di Regio Calabria, è stato scelto anche quello di Capitanata”. Intanto proprio sul tema legalità in provincia di Foggia il Comandante ha poi aggiunto: “Siamo a buon punto, ci sono oggi risposte importanti da parte della collettività che in qualche modo si mostra e decide di schierarsi, di farsi sentire testimoniando la sua presenza e partecipazione al fianco delle istituzioni. Il momento è positivo, dobbiamo cogliere queste istanze stando vicini a chi ci sostiene, dando forza alle persone più deboli e continuando quell’attività di contrasto che stiamo portando avanti in intesa con le procure e sul piano amministrativo con la Prefettura”.

Il notevole interesse da parte del cittadino verso il calendario storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “IN OGNI FAMIGLIA C’È UN CARABINIERE”.