riceviamo e pubblichiamo
Non c’è bisogno di essere esperto cinefilo per dire che è un film bello.
Il film di Paola Cortellesi ci è cucito addosso, conforme a quella che è stata la nostra società nel suo aspetto culturale e su quello che era e che ancora persiste sulla condizione della donna.
Tutto è stato curato nei minimi dettagli per eliminare ogni difetto. Perfino la scelta perfetta del bianco e nero risulta adeguata, non tanto per ricalcare i canoni della cinematografia neorealistica del dopo guerra ma per mettere in risalto una condizione. Una recitazione superlativa dei protagonisti, appassionata, immersi in una Roma del dopo guerra che cerca di rialzarsi e di ricominciare una parvenza di vita, con non rari cenni di umorismo e lampi di piacevole gentilezza ma che lascia l’ amaro in bocca perché sotto certi aspetti ci denuncia come costumi e società.
È uno di quei film che ti afferra per il bavero e ti fa riflettere da dove arriviamo.
In ognuno di noi permangono segreti, di storie vissute, attraversate in silenzio come la protagonista, che non siamo disposti a svelare a nessuno, nemmeno al migliore dei nostri amici, nemmeno a noi stessi. La regista Cortellesi li denuncia per immagini e situazioni che a noi sono appartenuti e lo fa in maniera eccellente attraverso una sceneggiatura limpida, semplice, con grande capacità di sintesi nel definire una cultura e con una fotografia di alto livello.
Ci sprona ad essere sinceri almeno con noi stessi e ci invita ad analizzarci. È un’ autobiografia di una società in un dato contesto temporale, ma non tanto temporale, e ognuno di noi deve essere onesto con se stesso e non avere paura delle verità che sono state, anche se ognuno di noi mentirà sul proprio conto.
Tornando al film sono del parere che quando appare la parola Fine sullo schermo dovrebbe seguire una ovazione di applausi interpretandolo come una presa di coscienza da parte di tutti.
Il film ci consegna la consapevolezza di un tunnel culturale che tutti abbiamo attraversato ma che ancora non ne siamo del tutto usciti.
Difetti? Nessuno.
gm