Tra i temi del recente Forum sul Turismo Sostenibile tenutosi a Manfredonia lo scorso 26 ottobre, vi era quello sul “Turismo delle Radici”, su cui il Prof. Vito Roberto Santamato ha relazionato nel corso della prima sessione dei relativi lavori.
Ieri, il Prof. Santamato (docente di “Economia e gestione delle imprese di servizi turistici” presso l’Università Aldo Moro di Bari) e l’On. Antonio Tasso, parlamentare della scorsa legislatura, sono stati ricevuti al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal Sottosegretario, On. Giorgio Siili, per presentare i dati di un recente studio del docente barese sul
“Turismo delle Radici e Flussi Ruristici” ed avanzare la proposta di maggiore coinvolgimento delle associazioni delle comunità italiane con sede all’estero, che possono offrire un concreto contributo per questa rilevante iniziativa che riguarda un’utenza di circa 80 milioni di italiani residenti all’estero, dei quali circa 10 milioni, annualmente, visitano l’Italia alla scoperta dei luoghi di provenienza.
Il “Turismo delle Radici” è un’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti.
“Il mio studio, commissionato da Puglia Promozione, che riguarda la nostra regione, ma potrebbe essere indicativo anche per tutte le altre – spiega il Prof. Santamato – ha accertato la potenzialità, non ancora sfruttata, delle Associazioni Italiane che hanno sede all’estero e che chiedono un maggior coinvolgimento da parte del MAECI ad integrazione del poderoso impegno economico ed organizzativo che il ministero sta profondendo nello sviluppo di questa tipologia di turismo, in costante crescita nel nostro Paese”.
L’On. Tasso sottolinea: “Nel ringraziare il Sottosegretario Silli per la sua disponibilità e sensibilità su questo tema, ricordo che II 2024 sarà l’Anno delle radici italiane nell’ambito del Progetto PNRR “Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19”. Questo per il nostro territorio potrebbe rappresentare un ritorno di flussi oltre ogni aspettativa. Ecco perché, in Capitanata, abbiamo bisogno di adeguare le nostre infrastrutture: Rete stradale e ferroviaria e Aeroporto “Gino Lisa”, facendo squadra tra tutti i soggetti titolati (istituzionali ed associativi) per raggiungere tali obiettivi comuni”.