L’idea del viestano Nunzio Micale: “Questa estate si sono tenute più di 50 iniziative che hanno coinvolto diverse strutture turistiche” —–
La terra di Capitanata è uno scrigno di infinite bellezze, custodisce al suo interno una enorme varietà di paesaggi e di luoghi mozzafiato. Dal mare alla foresta, dai tavoliere ai Monti Dauni: posti che giri meraviglie che trovi. Anche l’enogastronomia non resta di certo a guardare: gusti e sapori si intrecciano e arricchiscono un territorio già bello di suo. E non finisce qui perché forse non tutti sanno che la provincia di Foggia presenta delle nicchie buie che vanno tutelate, dove è ancora possibile osservare perfino la meravigliosa Via Lattea. In buona sostanza, la Capitanata non è solo terra di turismo religioso, vacanziero e culinario: ma potrebbe tranquillamente primeggiare anche per l’astroturismo, o turismo astronomico, ovvero quel tipo di turismo orientato a soddisfare gli interessi degli astronomi ed appassionati di astronomia. Insomma un vero e proprio hobby di visitare luoghi specifici per l’osservazione astronomica. Sul tema ci ha sempre creduto il giovane viestano Nunzio Micale, presidente del GAD, Gruppo Astrofili Dauni, oggi neo referente per la Regione Puglia dell’associazione CieloBuio, un’associazione senza fini di lucro che opera in Italia per la tutela del cielo e dell’ambiente notturno promuovendo la cultura di un’illuminazione eco-compatibile e sensibilizzando l’opinione pubblica sul fenomeno dell’inquinamento luminoso.
“Dall’inizio del 2023 il progetto Astrogargano da me ideato è impegnato nella misurazione dei valori dell’inquinamento luminoso sul Gargano e in provincia di Foggia – spiega Micale – un progetto che mira ad affermare in Capitanata l’astroturismo, un ramo del turismo che ha preso sempre più piede in alcune nazioni come Francia, Germania e Stati Uniti e presenta il cielo come una esperienza che completa il viaggio di un turista. Il progetto è stato avviato presentando una mappa consultabile su astrogargano.com che illustra le misurazioni della luminosità del cielo dovuta all’inquinamento luminoso effettuata con uno strumento scientifico, lo Sky Quality Meter’’.
La scala presenta valori di riferimento da 16 a 24 magn/arcsecA2; più è alto, minore sarà l’impatto dell’inquinamento luminoso, nonché cieli progressivamente più bui. “Sul Gargano la misurazione più alta sin ora registrata è di ben 21.55 mag/arcsecA2 a ridosso del Valico del Lupo, tra Mattinata e Vieste, uno dei luoghi meno afflitti della Puglia- aggiunge Micale.
D’estate, seppur la luminosità del cielo aumenti pervia delle strutture turistiche, da qui, è possibile ammirare ad occhio nudo la bellezza della Via Lattea, così come da un altro luogo del Gargano, Torre dell’Aglio, a pochi km da Vieste, in cui il valore si mantiene mediamente attorno a 21.00 mag/ar-csecA2, valore medio per i luoghi più bui della regione.
Altri si trovano a ridosso del Subappennino Dauno, alcune piccole aree all’Interno di Zapponeta, piccole ‘isole’ tra Andria e Minervino Murge nel Parco Dell’Alta Murgia e, infine, tra Massafra-Martina Franca-Gioia del Colle. Ovviamente i valori di riferimento possono variare a seconda della stagione di misurazione e ai parametri di umidità. Per fare un esempio lo stesso Valico del Lupo scende intorno ai 21.15 d’estate. Qualche anno fa, la stessa area godeva di valori invece più alti, che sfioravano anche i 21.70.
Sul Gargano si percepisce di più l’aumento dell’inquinamento luminoso che non determina solo sprechi di energia ma causa danni anche alla flora e alla fauna. Nonostante sia in vigore una precisa la legge regionale, la n. 15 del 2005, che però non viene rispettata. Cercheremo ora di aprire dei dialoghi con i comuni pugliesi allo scopo di trovare un accordo capace di tutelare queste risorse, queste nicchie buie”.
Nonostante tutto l’astroturismo è già partito sul Gargano. Questa estate si sono tenute più di 50 iniziative che hanno coinvolto diverse strutture turistiche con veri e propri laboratori di astro-didattica tenutesi nei villaggi-camping CalaMolinella a Vieste, Baia di Mannacora a Peschici, Villaggio Internazionale a San Menaio e presso l’Hotel La Rotonda a Mattinata.
“Partita anche una mutua collaborazione con l’associazione GarganoNatour, portando per la prima volta in un’escursione un telescopio sulla vetta di Monte Calvo a 1056 m sul livello del mare-conclude Micale. L’obbiettivo è quello di affermare l’astroturismo, volto a completare a 360 gradi l’esperienza dell’ospite proponendo il cielo visto al telescopio come un’esperienza emozionale, istruttiva e da ricordare”.
l’attacco