Gli interventi sono stati resi possibili grazie al Protocollo di intesa sottoscritto dall’Ente Parco Nazionale del Gargano e dalla Regione Puglia.
Nel corso di una conferenza organizzata a Peschici, il presidente del Parco del Gargano, Pasquale Pazienza, e il sindaco Luigi D’Arenzo, hanno illustrato alla comunità i lavori di messa in sicurezza e ripristino dei trabucchi storici di Peschici che partiranno a breve.
Gli interventi sono stati resi possibili grazie al Protocollo di intesa sottoscritto dall’Ente Parco Nazionale del Gargano e dalla Regione Puglia, cofinanziatori dei lavori. I trabucchi peschiciani che saranno oggetto degli interventi di recupero e adeguamento funzionale sono i due presenti a “Punta San Nicola (Levante)”, e quelli di “Punta Forcichella”, di “Punta Usmai”, di “Punta Ponticella”, di “Punta Monte Pucci”, e di “Punta Manaccora”.
Interventi attesi da tempo – ha spiegato il presidente Pazienza – e che hanno richiesto una impegnativa concertazione tra gli Enti coinvolti, in quanto i trabucchi di Peschici, a differenza di quelli di Vieste, non ricadono tutti su suolo pubblico, ma, risolte le questioni burocratiche, oggi si può avere certezza che si interverrà speditamente, essendo già stati affidati i servizi di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza relativi ai lavori di ricostruzione e messa in sicurezza”.
Il recupero dei trabucchi del Gargano – ha aggiunto la consigliera nazionale di Italia Nostra, Pina Cutolo – ha una storia lunga un quarto di secolo; risale, infatti alla prima fase del Parco Nazionale del Gargano, anni ’90, quando alcune associazioni ambientaliste avviarono un processo di informazione e sensibilizzazione tra gli enti preposti alla tutela e gli stessi gestori dei trabucchi della costa del Gargano, pervenendo alla costituzione della prima associazione “I trabucchi del Gargano” dalla quale, dopo alcuni anni, sono state gemmate due nuove associazioni a Vieste e a Peschici che hanno preso il testimone per portare a compimento l’encomiabile opera di restauro e valorizzazione.
Da allora i trabucchi, sottratti all’oblio e all’abbandono, sono diventati l’emblema del Parco Nazionale del Gargano, immortalati da innumerevoli servizi sulle principali testate televisive e giornalistiche che li hanno portati alla ribalta nazionale e anche internazionale, a testimoniare la maestria, l’audacia e la tenacia di chi li ha costruiti e custoditi dalle intemperie”.
“Saranno il simbolo della rinascita turistica e culturale di Peschici – ha aggiunto il sindaco D’Arenzo -. I sette trabucchi che insistono lungo la nostra costa saranno messi in sicurezza e restaurati, inoltre abbiamo pensato di installare un trabucco come simbolo della nostra tradizione marinara sulla rotatoria di Kalena, all’ingresso del paese”
Alla conferenza sono intervenuti anche il presidente del Consiglio comunale e assessore alla Cultura, Leonardo Di Miscia e il presidente dell’associazione Trabucchi peschiciani, Michele Marino.
Gli aspetti storico-antropologici sono stati approfonditi da Pina Cutolo, Consigliere Nazionale di Italia Nostra e da Lucrezia D’Errico, docente dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Libetta di Peschici. A conclusione della serata, il decano dei trabucchisti, Giuseppe Marino, a breve 91 anni, ha raccontato la sua lunga esperienza di artefice e custode appassionato del suo trabucco di Furcichella.
saverio serlenga