La Giunta regionale ha approvato la prima programmazione di azioni in materia di Sanità a valere sui Fondi europei FESR FSE+ 2021-2027. Si tratta di procedure di selezione di progetti e interventi per 250 milioni di euro che rientrano nell’ambito delle azioni 8.4 e 8.5 della Programmazione Regionale Puglia 2021-2027, finalizzate rispettivamente al rinnovo e potenziamento delle strumentazioni ospedaliere e sviluppo della telemedicina e al rafforzamento della rete territoriale dei servizi sanitari, della rete dell’emergenza urgenza e riduzione delle diseguaglianze nell’accesso ai servizi.
All’azione 8.4, destinata a tutte le aziende sanitarie pugliesi, potranno essere candidati progetti per potenziare la sanità penitenziaria, rinnovare le attrezzature e le apparecchiature per la chirurgia, completare la rete delle Officine trasfusionali in Puglia, rinnovare le tecnologie per la terapia intensiva con un focus specifico sulle apparecchiature ECMO (deputate alla ossigenazione extracorporea a membrana) e acquistare neuro-navigatori per potenziare e qualificare i reparti di neurochirurgia.
“Stiamo parlando di un grosso investimento – evidenzia l’assessore alla Salute della Regione Puglia Rocco Palese – per il rilancio del sistema sanitario pugliese. Ci tengo a sottolineare che l’individuazione di queste progettualità risponde a precise esigenze della nostra strategia regionale basate sui dati di attività e sull’ascolto dei clinici del nostro territorio. Da tempo, infatti, il governo regionale sta lavorando anche con gli operatori e le operatrici delle strutture sanitarie penitenziarie per trovare soluzioni volte a migliorare l’assistenza sanitaria di detenuti e detenute, anche con soluzioni di telemedicina. Inoltre, grazie ai fondi dell’Unione europea sarà possibile completare la rete delle Officine trasfusionali, assicurando standard di efficienza e qualità nella lavorazione del sangue e nella ottimizzazione di risorse umane e tempo. Sul punto, voglio sottolineare che la Giunta regionale ha individuato tre Officine trasfusionali – una nella ASL di Bari, una nella ASL di Lecce e una presso l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Foggia – e che a dicembre 2023 termineranno i lavori per la realizzazione della prima officina trasfusionale a Triggiano.
“Per quanto riguarda le ECMO – prosegue Palese – è importante rinnovare il parco, oramai obsoleto, di apparecchiature salvavita. Non dobbiamo dimenticare le drammatiche esperienze del passato, che ci spingono a fare tutto il possibile per evitare che, in un eventuale momento di urgenza, il nostro sistema sia impreparato”.
Il direttore del dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro sottolinea come sia “significativa la possibilità di candidare progettualità per dotare le strutture di neurochirurgia di neuro-navigatori per esplorare e operare i tumori cerebrali. In Puglia abbiamo strutture di eccellenza che dobbiamo sostenere per continuare a essere competitivi con il privato, ma soprattutto per abbattere la mobilità passiva per questi delicatissimi interventi”.
“La programmazione delle azioni della Sanità della Programmazione Regionale 21-27 – prosegue Montanaro – ha una visione orientata al rinnovamento delle strutture ospedaliere. I fondi del PNRR stanno dando una grande mano per completare gli investimenti sul territorio che la Regione sta provando a realizzare da anni. Ad ogni modo, la programmazione degli investimenti avviene in perfetta complementarietà tra Fondi strutturali europei, fondi PNRR, Fondo Sviluppo e Coesione e Fondi ex art. 20 L. 67/88. La molteplicità delle fonti di investimento ha quale diretta conseguenza la necessità di individuare nuovi modelli di interazione tra Ministero, Regione e Aziende sanitarie, al fine di rafforzare le tre dimensioni della coesione – economica, sociale e territoriale – e, dunque, assicurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.
L’azione 8.5 finanzierà interventi di ammodernamento dei Pronto Soccorso, completando così il percorso di rinnovamento già avviato con i finanziamenti del decreto Rilancio.
“Ho voluto fortemente l’avvio di questa iniziativa – riferisce l’assessore Palese – per evitare il ripetersi delle scene drammatiche a cui abbiamo assistito durante il periodo del Covid-19. I Pronto Soccorso devono rispondere a canoni di efficienza e efficacia, ma per raggiungerli è importante assicurare la dimensione del comfort logistico di operatori e operatrici, pazienti e familiari di pazienti. Nell’ambito di questa azione saranno ammissibili sia le spese per l’ampliamento delle volumetrie – specialmente per i Pronto Soccorso individuati come ‘codice 51’ nel Piano di riordino ospedaliero – sia le spese per potenziare i sistemi informatici e di accoglienza, per rendere più efficiente il flusso di pazienti nel Pronto Soccorso”.