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VASILE: “LUMIWINGS VOLA DOVE RITIENE OPPORTUNO, FOGGIA CREDA DI PIÙ IN SÉ STESSA”

Il presidente di Adp sulle nuove rotte nell’est Europa della compagnia e il futuro del Gino Lisa.

La compagnia Lumiwings vola su altre sei tratte da Tuzla, in Bosnia Erzegovina e “Mondo Gino Lisa” sottolinea che ciò avviene in un bacino molto più piccolo del nostro, e noi dobbiamo incrementare altre tratte. “Più volano meglio è per Foggia, significa che è una compagnia seria”. Così Antonio Vasile, presidente di Adp, rispetto ai timori e alle polemiche sorte ogni volta che la compagnia, l’unica da Foggia, annuncia nuove rotte. “I foggiani devono stare tranquilli, soprattutto avere fiducia in un sistema che non può certo tornare indietro a 50 anni fa perché Foggia, dove tutti si dicono esperti di voli, ha sempre da ridire su quello che Adp porta avanti con determinazione, perché ci crede”. Stesso malcontento era nato perché da Bari veniva annunciata l’estate con molte destinazioni: “I passi vanno fatti un po’ alla volta.  Abbiamo tutto l’interesse a mantenere i voli dall’aeroporto foggiano, nato perché un giorno abbiamo deciso di ‘metterci il casco’ e lottare per averlo. Nessuno può andare via dato che c’è un contratto. È vero, il Gino Lisa ha bisogno di altro, non manca molto per l’autorizzazione della caserma dei Vigili del Fuoco. Presto avrete delle sorprese, ma finché non abbiamo i contratti non ne parliamo”.

Circa la rotta balcanica, Vasile precisa: “La Lumiwings decide di far volare i suoi aerei dove ritiene opportuno, non sono i foggiani i ‘padroni’ della compagnia, mi sembra ovvio”. È novembre, il periodo “spento” del turismo.  “Una compagnia fa i suoi conti, sceglie rotte che possono essere vantaggiose, non capisco quale sia il problema dei comitati che si lamentano. La Bosnia, Serbia, Albania hanno un’industria manifatturiera molto qualificata, minor costi di carburante, leggi diverse rispetto alle nostre. Adp e la Regione Puglia hanno la massima attenzione non solo al rispetto del contratto ma anche che i voli dal Gino Lisa siano implementati”.

Più che preoccuparsi della Torre di controllo, che potrebbe essere l’ultimo dei problemi, c’è un piano che riguarda la Protezione civile, l’aerostazione, la caserma da fare, “tutte cose di cui abbiamo parlato ai foggiani in una pubblica conferenza”.

Vasile si augura di poter interloquire ben presto con l’amministrazione comunale, la giunta, la sindaca: “Fisseremo un incontro per far conoscere le nostre proposte”. E, ancora, propone un incontro aperto a tutti per scrivere con Foggia un “patto sociale”. “Da che cosa deve ripartire la città? Non credo solo dall’aeroporto ma anche da altro. C’è anche bisogno di armonia fra comitati, di fiducia, soprattutto, che Foggia non ha. Il fallimento di una compagnia aerea è uno spettro che bisogna tenere lontano. La Puglia avrà il G7 perché ha le infrastrutture adatte, bisogna aver fiducia in questo sistema e non pensare di far retrocedere gli altri scali mentre si sviluppa quello di Foggia. Questo è un obiettivo a cui teniamo molto e per cui abbiamo scelto persone molto competenti”.