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VIESTE – POCHE CASE E AFFITTI INSOSTENIBILI: “FIGLIO MIO L’HO VENDUTA, SO CHE VOGLIONO FARE UNA COSA CHE SI CHIAMA B-B”

Caro direttore, perdona ma non vuol essere uno sfogo…… ma un dato di fatto!!

Ne avete già scritto, ma la Vieste “colta”, quella che fa a gara ad andare a messa a comunicarsi e che si auto-ostenta su facebook (la girella e traditrice, per intenderci) pur condividendo al cento per cento il disagio continua a nascondersi.

Vai avanti tu (classico viestano) che poi noi ci vediamo: DIRITTO ALLA CASA NEGATO, BED&BREAKFAST che saturano il mercato. Sono i nodi irrisolti dell’emergenza abitativa, sono i nodi alla luce di tutti, proprio tutti.

E non si capisce per quale motivo il paese non si rivolti.  

La casa è un diritto non un favore.

Vorremmo risposte concrete da parte dell’Amministrazione Comunale.

Vieste si è scoperta con il suo status turistico “usa e getta” che non ha fatto altro che aumentare i profitti dei gestori dei ristoranti, dei pizzaioli dei proprietari di case che continuano a convertire gli immobili in Bed&Breakfast vedendo crescere considerevolmente le proprie rendite.

Una speculazione che ha prodotto una diminuzione dell’offerta a fronte di una richiesta che resta immutata.

Il risultato è ovviamente la lievitazione degli affitti divenuti inaccessibili ad una sempre più larga fetta di popolazione. (Facendo le proporzioni sono più cari di Milano, e questo è tutto dire).

Si ripetono, insomma, le stesse dinamiche speculative che caratterizzano il meglio dei viestani.

Banale e naturale è la richiesta all’Amministrazione Comunale, a partire dalla convocazione di un tavolo sull’emergenza abitativa, passando dall’accertamento sul patrimonio immobiliare privato inutilizzato, QUELLO CHE è ALLA VISTA DI TUTTI, con chiare finalità speculative, la regolamentazione dei Bed & Breakfast e delle locazioni brevi, come avvenuto in altre città.

Perché non scattano i controlli?

E’ scandaloso che il Comune non si attivi. Va da sé che le misure messe in campo negli anni sono state solo dei palliativi, nella migliore delle ipotesi, di natura emergenziale, di fronte ad una situazione che è ormai diventata strutturale.

Caro sindaco, la mia sarà anche un’analisi da bar, ma le chiedo quando l’adeguamento al piano regolatore? O comunque, come dir si voglia, la messa all’ordine del giorno della problematica abitativa?

E’ natale, cari amministratori la felicità non è un posto in cui arrivare ma una casa in cui tornare….

E adesso tutti a messa!

salvo vescera

giovane viestano che da un anno rimanda la data di matrimonio e riceve risposte: “figlio mio l’ho venduta, vogliono fare una cosa che si chiama b-b.