Il Dipartimento Agricoltura della Regione ha approvato la graduatoria del primo bando della Misura 5.68, l’avviso pubblico destinato a dare un sostegno concreto agli operatori della pesca e acqua- coltura per compensare i maggiori costi e i minori guadagni connessi al conflitto russo-ucraino. Il primo stanziamento di 4 milioni di euro, a valere sul Fondo europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca, in seguito al recupero di ulteriori economie e risorse resesi disponibili dalle altre Priorità del Feamp, è stato rimodulato e rimpinguato in due tempi. La dotazione della Misura è stata così incrementata complessivamente a 24.662.908,79 euro.
Questi fondi saranno erogati, a partire da gennaio 2024, a 390 beneficiari. Con i due milioni di euro di economie rinvenienti dal primo avviso, è stato pubblicato nel mese di dicembre 2023 un secondo bando, che consentirà ad altri 50 beneficiari di accedere a questo tipo di sostegno straordinario dopo aver certificato le perdite tra il 24 febbraio 2022 e il 31 dicembre 2022, correlato al conflitto in Est Europa.
«Come ribadito a giugno 2023, quando abbiamo lanciato l’avviso pubblico per ristorare gli operatori della pesca e dell’acquacoltura pugliesi colpiti dalle difficoltà connesse alla guerra – ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca Donato Pentassuglia – abbiamo trovato le risorse per dare un sostegno alla più ampia platea possibile. I dirigenti e i funzionari della Struttura di Progetto Attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura continueranno nei prossimi giorni le verifiche tecnico-documentali per l’erogazione dei premi di sostegno».
Evidenzia «l’impegno incassato dall’assessore Pentassuglia per lo stanziamento del Feampa», invece, il capogruppo Paolo Pagliaro (la Puglia Domani). Si tratta delle risorse del Fondo europeo per la pesca destinate come ristoro per i pescatori pugliesi autorizzati al prelievo dei ricci di mare, -che da maggio scorso sono fermi in osservanza del divieto di pesca triennale disposto con la legge regionale approvata , su mia proposta».
Un provvedimento, sottolinea Pagliaro, «condiviso con gli stessi pescatori, consapevoli della necessità di uno stop prolungato per salvaguardare una specie ormai in estinzione consentendone il ripopolamento. L’assessore ha annunciato progetti sperimentali in tal senso con le marinerie di Nardo, Gallipoli e Manfredonia, con la supervisione scientifica di università e centri di ricerca. Impegni importanti, che vanno a completare il quadro di una legge necessaria e coraggiosa, che mira a restituire vitalità al nostro mare».