Lumiwings e Aeroporti di Puglia, silenzi e mugugni. E Foggia rischia la beffa. «Una sola compagnia e pochi voli, sbagliato ora protestare per il caro-biglietti».
Il mese di dicembre non tradisce le attese, i voli della Lumiwings registrano numeri di tutto rispetto quanto a passeggeri imbarcati sugli aerei da e per l’aeroporto di Foggia. Stamane, ad esempio, non ci sono più posti disponibili sul volo in arrivo da Milano Linate.
Riscontri «molto positivi», dicono dalla compagnia, anche sui collegamenti con Milano Malpensa e con Torino. Aumentano i foggiani residenti in altre province che per tornare a casa si imbarcano sull’aereo e magari da un anno in qua lo fanno sempre più spesso. Tuttavia nell’aria si respira una strana frenesia, come se stesse per accadere qualcosa di decisivo: le previsioni sui voli sotto le feste sono state ampiamente rispettate, ma fin qui tutto normale e forse per qualcuno scontato. A preoccupare semmai sono i prossimi mesi di bassa stagione.
La compagnia Lumiwings non sembra essere contenta dei numeri delle prenotazioni peraltro facilmente riscontrabili sul sito della compagnia a chiunque voglia prendersi la briga di fare una verifica.
Non c’è stata la fiammata di passeggeri forse preventivata con troppa sufficienza un anno fa, quando il vettore greco poggiò per la prima volta i suoi Boeing sulla pista del Gino Lisa. E anche il rapporto con Aeroporti di Puglia non sembra essere più fluido come qualche tempo fa.
Sensazioni, forse. Ma che il momento sia delicato lo si intuisce dal silenzio negli ultimi mesi di Adp sullo scalo di viale degli Aviatori e dalla conquista di nuove rotte commerciali della Lumiwings dopo aver ereditato i voli della Wizz Air dall’aeroporto di Tuzla, in Bosnia Erzegovina, occasione che permetterà alla giovane compagnia greca di aprirsi un mercato di tutto rispetto su scala europea.
Insomma se l’aeroporto di Foggia era tutto per la Lumiwings fino a qualche mese fa, adesso il Gino Lisa potrebbe essere passato in secondo piano in una politica di gestione interna. Anche perchè i numeri da Foggia non decollano e ci si domanda quanto potrà durare la melina dell’attesa. Qualche incidente di percorso – come un paio di voli annullati a causa di una riprogrammazione del software sul nuovo velivolo Embraer – ha scatenato la rabbia dei passeggeri rimasti a terra e sollevato una scia di polemiche nient’affatto gradite dalla Lumiwings.
Il silenzio di Aeroporti di Puglia in difesa della compagnia potrebbe aver scavato un solco tra committente e operatore. Sta di fatto che i mesi di ottobre e novembre hanno fatto rivivere a molti osservatori di cose aeronautiche la crisi che impedì alla compagnia Darwin Airline, dodici anni fa, di confermare i collegamenti dallo scalo di Foggia dopo la fine del contributo pubblico (6 milioni di euro) ottenuto generosamente dell’Unione europea.
Anche in quel caso Aeroporti di Puglia non fece nulla per salvare un’esperienza di tre anni, anche se i tempi e le situazioni sono enormemente cambiate. E la Lumiwings non è paragonabile alla vecchia Darwin: dopo aver preso Tuzla, la compagnia greca sa di avere maggior potere contrattuale con Adp e che forse sta già provando a esercitare.
Qualche giorno fa, con sano realismo, il presidente dell’associazione Mondo Gino Lisa, Sergio Venturino, ha invitato i passeggeri foggiani e dell’hinterland a «prendere di più l’aereo da Foggia». «Il Gino Lisa, con l’aumento della sua operatività – dice Venturino – può essere il vero trampolino per il rilancio della nostra economia con il conseguente miglioramento del nostro assetto sociale, con la logica conseguenza del raggiungimento di un tenore di vita più alto per tutti noi, riducendosi ai minimi termini ciò che di negativo alberga nella nostra società».
L’esortazione di Mondo Gino Lisa ha l’obiettivo di raffreddare i furori di quanti lamentano l’aumento del prezzo dei biglietti: «Se avessimo, in questa fase di start up, tanti passeggeri, tante compagnie aeree, tante destinazioni, allora il costo dei biglietti potrebbe essere sicuramente più basso di quanto non lo sia ora e potrebbero essere più comodi anche gli orari di partenza ed arrivo dei voli».
Venturino ammette l’esistenza di problemi: «La realtà dei fatti ci dice che non potrebbe non esserlo! Oggi abbiamo ancora, fisiologicamente, pochi passeggeri, una sola compagnia ad operare i voli, poche destinazioni con orari pure poco comodi e un costo del biglietto leggermente più alto rispetto a quello che potrebbe effettivamente essere se si realizzassero tutte le condizioni di miglior operatività per il nostro aeroporto».