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PIO E AMEDEO DA OGGI VIESTANI ONORARI. LE MOTIVAZIONI.

Pio e Amedeo prossimi cit­tadini onorari di Vieste. La proposta di conferimento della cittadinanza onoraria ai due comici foggiani verrà discussa il prossimo 28 dicembre (alle 10.30) nel corso di una seduta mono­tematica del Consiglio comunale che si terrà nel cineteatro Adria­tico.

Con il sindaco Giuseppe Nobiletti, i suoi assessori e il pre­sidente del consiglio comunale Mi­chele Lapomarda con i consiglieri, ci saranno anche Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Pio e Amedeo esordiranno con il nuovo film pro­prio il 28 dicembre quando nelle sale sarà proiettato Come può uno scoglio, pellicola girata in parte sul Gargano, e a Vieste in particolare, e diretta dal barese Gennaro Nunziante.

«Bisogna prendersi la responsabilità del politicamente scorretto. Certo nei teatri si è più liberi, in tv invece si fa più at­tenzione perché ti rivolgi a un pubblico che non ti ha pagato mentre al cinema, infine, devi sta­re dentro una storia e quindi è più complicato, ma una cosa è certa la gente vuole ridere di pancia».

 Pa­rola di Pio e Amedeo che portano al cinema Come può uno scoglio con Vision Distribution. Questa la storia. Pio (Pio D’Antini) è un debole al quale il defunto papà Salvatore, ricco costruttore, ha im­posto tutto. Avvocato e sposato con Borromea, padre di due bambini, Ginevra e Manfredi, Pio vive nel castello dei marchesi Pasin, i suoi ricchi suoceri che producono pro­secco. Adesso un gruppo di im­prenditori locali lo ha anche can­didato a sindaco del paese perché essendo un debole può essere fa­cilmente manovrato.

Questa sua vita grigia si anima però all’improvviso con l’assun­zione di un autista, Amedeo (Amedeo Grieco), ragazzo turbolento più volte in carcere. Quest’ultimo sarà una vera e propria irruzione nella vita di Pio perché rivoluzionerà tutte le sue certezze, gli farà sco­prire cose che neppure immagi­nava e gli permetterà infine anche di riprendersi quella vita che vi­veva solo parzialmente.

Nel cast di Come può uno scoglio (il titolo fa riferimento a un verso della can­zone di Lucio Battisti «lo vorrei… Non Vorrei… Ma se vuoi») anche Francesca Valtorta, Nicola Rignanese, Christina Andrea Rosamilia e Claudio Bigagli.

Con questo film continua poi la collaborazione fra il regista e sce­neggiatore barese Gennaro Nunziante e il duo di comici foggiani. Dopo aver lavorato a Belli ciao (2022), il trio torna sul grande schermo proprio con Come può uno scoglio, settimo film diretto da Nunziante e quarta prova davanti la macchina da presa per Pio e Amedeo. Belli ciao a parte, il duo ha infatti esordito nel 2014 con Amici come noi, per poi partecipare lo stesso anno alla commedia Ma tu di che segno 6? di Neri Parenti.

«Uno che va a vedere il nostro film lo fa perché vuole vedere una commedia leggera. E questo perché ha la necessità, il bisogno, di staccare dai problemi della vita. È questo il nostro effimero compito – dice Amedeo -. Noi siamo, in quan­to quarantenni, dei “comici di mez­zo”, artisti che hanno ancora fatto la gavetta e cosi del tutto diversi dai fenomeni del web a cui auguro di fare invece la trafila tradizio­nale come la nostra che è quella di farsi ascoltare dalla gente vera».

E ancora Amedeo torna sul caso di Chiara Ferragni di cui aveva già parlato alle Iene: «Al di là della simpatia o antipatia che si può avere per Chiara Ferragni, spero che il suo caso sia l’inizio della fine di questo mondo effimero. È inu­tile negarlo che sia lei il simbolo di un certo degrado culturale. Una persona poi che dice “chiedo scusa e dono un milione di euro” è una persona che sottovaluta l’intelli­genza degli altri».