Piemontese: «Dopo l’Epifania incontreremo i vertici della Lumiwings: dobbiamo stabilizzare le tratte su Milano e Torino e intercettare maggiori flussi».
Il 2024 è cominciato con un punto interrogativo sul futuro dell’aeroporto Gino Lisa. Così come del resto se n’era andato il 2023, nonostante la buona affluenza sui voli per Milano (Malpensa e Linate) e Torino. I dati passeggeri restano buoni anche sui primi giorni di gennaio, in particolare sul Foggia-Linate e sul Torino. Ma l’attenzione degli osservatori non è più tanto sull’andamento dei voli, quanto sui rapporti fra Aeroporti di Puglia e Lumiwings che non sembrano più quelli del settembre 2022 quando i voli dal Gino Lisa decollarono dopo dodici anni di vuoto assoluto.
Lumiwings avrebbe sollecitato più considerazione da parte di Adp nella sostenibilità dei costi per fronteggiare i mesi di vacche magre (gennaio, febbraio, marzo e novembre) in cui le performance dell’aeroporto di Foggia non sono buone. Ma non si può dire che la Regione si sia distratta sul Gino Lisa, dopo aver appena finanziato 10 milioni di euro per coprire le spese dei servizi a terra. «Abbiamo dato nuovo impulso esclusivamente allo scalo foggiano – precisa il vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese alla Gazzetta – riteniamo che questo sia un anno importante per sviluppare i segnali registrati in questo primo anno e mezzo di collegamenti».
Subito dopo le festività Aeroporti di Puglia incontrerà i vertici della compagnia. Tutto fila liscio?
«Incontreremo la compagna, ci sarò anch’io con i vertici di Adp, l’incontro è finalizzato a comprendere come stabilizzare le tratte su Milano e Torino, affinché intercettino maggiori flussi. Anche la compagnia dovrà attrezzarsi meglio per potenziare i voli. Approfitto dell’occasione per chiedere alle organizzazioni del territorio di sostenere un po’ di più gli sforzi della compagnia».
Cosa pensate di chiedere alla Lumiwings?
«Probabilmente bisognerà rivedere orari e combinazioni in funzione dell’utenza per rendere più appetibili i collegamenti. Valuteremo con Aeroporti di Puglia le soluzioni più congeniali all’aumento dei passeggeri».
Ma voi pensate che il Gino Lisa possa svilupparsi solo con i voli dei foggiani?
«Sono ovviamente i principali interlocutori, ma l’aeroporto di Foggia ha una funzione baricentrica importantissima».
E non pensate da questo punto di vista di agevolare con campagne mirate l’afflusso di passeggeri dalle province limitrofe?
«I cittadini di Campobasso che settimanalmente utilizzano l’aereo per andare a Milano per lavoro, sanno benissimo che da Foggia si vola. E qualcuno già viene. Possiamo fare un po’ più di promozione di voli in quei territori, ma ritengo che la cosa sia risaputa».
I passeggeri hanno bisogno di novità sulle tratte. L’aeroporto di Foggia dopo il lancio di un anno e mezzo fa e qualcosa fatta in estate, si è spento.
«L’aeroporto si tiene su 365 giorni l’anno, non nei picchi di stagione. Possiamo incentivare la comunicazione nelle aree limitrofe, invogliare la gente a vedere in Foggia un hub di riferimento. Ma ritengo sia più importante la garanzia del servizio utile, poter arrivare a destinazione in orari funzionali e magari poter ritornare nella stessa giornata. Se l’aereo viaggia pieno i costi di gestione se li paga da solo».
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