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CALCIO – ATLETICO VIESTE, CI HA LASCIATO ‘ENZUCC’, IL NOSTRO MOLESKINE

Vincenzo Cariglia, per noi Enzucc ci ha lasciato venerdì scorso, Oggi si sono svolti i funerali. Aveva 75 anni. Un nostro fratello, uno dei quei “particolari” di quel meraviglioso dipinto che è stato il primo Atletico Vieste. Ci stringiamo alla famiglia che amava più di ogni altra cosa.. e lo ricordiamo come merita. Generoso, amico sincero: grande fratello….

DALL’ARBITRO: CARIGLIA….VINCENZO 4-7-8 (ENZUCC!)

Che storie da quell’Enzucc!!! Avete presente il Moleskine, quel leggendario taccuino dalla copertina nera degli artisti e intellettuali europei degli ultimi due secoli? Lo usarono Van Gogh, Ernest Hemingway, Bruce Chatwin.

Compagno di viaggio tascabile. Il Moleskine custodiva schizzi, appunti, storie e suggestioni prima che diventassero immagini famose o pagine. Il nostro Moleskine? Vincenzo Cariglia. 

Più veloce di quando sembrava, difendeva il pallone con una malizia che superava la forza; dopo averlo stoppato partiva sfidando le leggi della meccanica e della fisica. Aveva il coraggio morale di chiedere sempre la palla e quello fisico di sopportare i colpi. Vincenzo Cariglia era piccolo, anzi piccolissimo, ma grande, anzi grandissimo. Alto non più di 156 centimetri.

Era quello che al termine del campionato, chissà per quale stramba ragione, aveva segnato più goal di testa che di piede. Ma la sua specialità era passare per fanciullino.

Così quando lo incrociavano in campo, quasi lo affrontavano con tenerezza. Mai visto perdere un contrasto. Quando c’era la “gatta da pelare”, cioè il loro migliore da annullare allora era affare di Enzucc.

Bastava segnalarglielo prima della partita. Lo appuntava sul suo personalissimo Moleskine.  Funambolico, fortissimo negli anticipi e dalla buona visione di gioco. Non mollava mai… e se veniva stuzzicato eri cancellato dal campo. Strepitosi i suoi duelli che richiamavano quelli di Davide contro Golia.

Naturalmente era lui il Davide. Un corpo insufficiente per qualsiasi cosa ma un talento pungente, veloce, immenso. Era come un ladro di cassaforte inespugnabile mentre i suoi piedi tiravano il segreto della combinazione, gli bastava un clic…e il pallone era suo…anzi nostro! 

Compagno di viaggio tascabile e fidato, Enzucc, custodiva per noi, schizzi, appunti, storie e suggestioni prima che diventassero partite vere. La sua mente catalogava tutto: immagini famose e pagine di incontri tristi.

Ti rammentava ogni cosa prima di una partita. Custode di straordinarie emozioni. Coglieva la realtà in movimento, catturava dettagli che segnava con lucida esperienza: Moleskine Vincenzo Cariglia: un indispensabile accumulatore di azioni giocate o solo immaginate.

Immutato, anche oggi, quel leggendario taccuino. Un prodigio, l’eccezione alle leggi della natura.

E quando nascerà un altro Enzucc!!

ninì delli Santi

da “Campanile sera all’alba dell’Atletico Vieste

Ediz. La ricotta – 2010 –