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RIVA GIGANTE DI UMANITÀ, UN ALTRO MITO VOLA IN CIELO — QUANDO LA COPPA DEL MONDO ARRIVÒ A SAN GIOVANNI ROTONDO [VIDEO] – INTERVISTA A GIGI RIVA [AUDIO]

INTERVISTA A GIGI RIVA [Audio]

Quando era in Nazionale il gol era più una certezza che una speranza: 35 in 42 partite. Nessuno l’ha mai superato.INTERVISTA A FGIGI RIVA

Era finito per caso in Sardegna, ma non s’era più separato. Lì aveva tutto quello che desiderava. L’affetto discreto, il rispetto profondo, l’amore incondizionato. È stato il giocatore che ha incarnato meglio il ruolo di eroe. Una parola che per la maggior parte, non solo dei calciatori ma degli sportivi, è usata quasi sempre a sproposito. Gigi Riva invece la indossava alla perfezione, come quella sua maglietta col numero 11. Riva è stato qualcosa di più di un grande attaccante, qualcosa di molto diverso: un impasto di talento, forza, coraggio, indipendenza, consapevolezza, integrità. Ci ha lasciato, ma la storia della dea palla lo ricorderà per sempre.

30 MARZO 2007  – LA COPPA DEL MONDO È A SAN GIOVANNI ROTONDO

Una folla di curiosi festanti ha accolto il trofeo alzato al cielo da Cannavaro a Berlino la notte del 9 luglio.  A consegnarla alla città, in rappresentanza della Federcalcio, l’indimenticabile Gigi Riva.

“E’ la cosa più bella che abbia prodotto il calcio italiano negli ultimi anni”, con queste parole il grande “rombo di tuono” Gigi Riva ha lasciato in consegna la Coppa del Mondo al sindaco di San Giovanni Rotondo, Salvatore Mangiacotti.

 Il trofeo, giunto nel comune garganico su richiesta degli organizzatori del JP2 Jammin’ Festival e dell’A.C. San Giovanni Rotondo ha radunato nel chiostro comunale centinaia di curiosi di ogni età. Per l’occasione, il Sindaco ha emanato la disposizione di chiusura delle scuole superiori per poter permettere a studenti (ed insegnanti) di presenziare alla cerimonia di arrivo.

“Il calcio italiano”, ha dichiarato Gigi Riva ai microfoni di Ondaradio, “non sta vivendo un buon periodo. I fatti di Catania e gli scandali di un anno fa ne sono testimoni. Solo noi possiamo migliorare questa situazione per far tornare il calcio il gioco più bello e appassionante del mondo.”

Gigi Riva non è mai diventato campione del mondo e come lui tanti altri assi del calcio italiano come Gianni Rivera, Roberto Baggio. Più fortunati di loro sono stati calciatori di caratura tecnica inferiore…

“Ma noi siamo gelosissimi per questo! Ho sfiorato la Coppa da calciatore nel 70” (perdendo la finale di Città del Messico contro il Brasile di Pelè per 4 a 1, n.d.r.), “l’ho sfiorata da dirigente nel 94” (perdendo contro il Brasile negli Stati Uniti a causa dei rigori sbagliati da Roberto Baggio e Franco Baresi) “e questa volta finalmente è andata bene.”

Nel pomeriggio il trofeo è stato esposto nella sala conferenze della Casa Sollievo della Sofferenza mentre in serata è stato l’ospite d’onore del primo appuntamento del JP2 Jammin’ Festival.
Nella giornata di sabato la coppa tornerà, dal mattino fino al tardo pomeriggio, nel chiostro comunale per poi presenziare alla seconda ed ultima serata della kermesse canora.

Sulla possibilità di vedere la Coppa del Mondo a Vieste, Gigi Riva non si è voluto esprimere, lasciando l’alone di mistero che sta circondando questo vociferato evento.
Per domani è previsto l’arrivo a San Giovanni del Direttore Generale della Federazione Italiana Gioco Calcio, Virginia Filippi e del Segretario della Squadra Nazionale, Mauro Vladovich.

Sandro Siena