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VERTENZA AGRICOLTURA OGGI A FOGGIA IL CORTEO DEI TRATTORI

Anche a Foggia nell’ambito della manifestazione nazionale di protesta degli agricoltori si svolgerà un corteo itinerante di circa 200 mezzi agricoli e circa 300 persone provenienti da tutti i presidi della provincia di Foggia. Il corteo di protesta partirà alle ore 9 dal Green Park sulla SS16 per percorrere via San Severo, via Sant’Alfonso de Liguori, via Manfredi, piazzale Vittorio Veneto, viale XXIV Maggio, piazza Cavour, via Torelli, via Conte Appiano, piazza Pavoncella via Onorato, via Sant’Alfonso de Liguori, via San Severo direzione SS673 con termine presso i propri presidi di provenienza.

Gli agricoltori chiedono che il Governo intervenga con decisione sulla UE per riformare la Politica Agricola Comune e la revisione delle misure che impongono una riduzione della produzione agricola. Poi c’è l’annosa questione dei costi di produzione: Gasolio agricolo, costi energetici, fitofarmaci, materie prime, approvvigionamento idrico per le irrigazioni, ore di lavoro sottratte alla produzione per far fronte alla moltiplicazione degli adempimenti burocratici, trattamenti d’emergenza e irrigazioni di soccorso, logistica: ogni singola voce dei costi di produzione, negli ultimi tre anni, è stata caratterizzata da aumenti a volte fuori controllo che solo temporalmente e per brevi periodi si è provveduto a calmierare con misure-palliativo, mai con azioni strutturali.

Negli ultimi anni, assieme ai costi di produzione, sono aumentati anche i danni economici causati da eventi climatici estremi e fitopatie devastanti come la Xylella, che ha ridotto ai minimi termini il potenziale produttivo olivicolo nelle zone colpite, e la peronospora, capace di dimezzare la produzione vitivinicola pugliese nel 2023 e di essere tuttora un fattore che determinerà una contrazione produttiva del settore per il 2024. Chiesto inoltre il ripristino dei livelli di contributo per le polizze assicurative agevolate.

Non ultima la questione delle importazioni e della concorrenza sleale. I produttori chiedono che il Governo non lasci nulla di intentato, in Europa, per uniformare gli standard, facendo in modo che almeno gli Stati dell’Ue adottino regole comuni per non fare concorrenza sleale, assicurando meccanismi e norme che garantiscano il giusto valore economico ai prodotti locali.