Si tratta delle cosiddette ricette dematerializzate, che dovrebbero arrivare dal medico di base direttamente in farmacia per ridurre tempi e burocrazia. Ma solo la settimana scorsa sono mezzo milione le ricette rimaste bloccate.
La piattaforma regionale su cui viaggiano le ricette dematerializzate continua a tormentare i medici di base, a causa di rallentamenti e altre disfunzioni che finiscono per creare parecchi disagi a un numero enorme di cittadini: 500 mila sarebbero, infatti, le prescrizioni arenatesi nel sistema durante la scorsa settimana, secondo una stima (per difetto) dei vertici pugliesi della Fimmg, il sindacato del medici di medicina generale. Sotto accusa finisce InnovaPuglia, la società in house per i servizi digitali controllata dalla Regione.
A fornire il quadro di una situazione che, tra alti e bassi, si trascina da molti mesi, è il segretario generale pugliese della Fimmg, Donato Monopoli: «Il sistema non funziona a dovere e spesso si blocca ritardando o impedendo che le prescrizioni arrivino nelle farmacie.
Le telefonate che riceviamo dagli assistiti che lamentano l’assenza delle ricette nei terminali dei farmacisti sono continue». La ricetta dematerializzata è un’innovazione presente da tempo in Puglia, ma a giudicare dalle lagnanze dei medici di base e dalle proteste dei cittadini, i disagi sarebbero piuttosto frequenti. Il documento elettronico emesso dagli ambulatori dovrebbe semplificare la vita dei cittadini, rendendo più facile e comodo l’accesso alle prestazioni farmaceutiche e ambulatoriali.
«La prescrizione emessa dal medico di famiglia – spiega Donato Monopoli – viene dapprima gestita da InnovaPuglia attraverso il Sist (Sistema informativo sanitario territoriale) che a sua volta la invia al ministero dell’Economia. Sogei, società informatica controllata dal Mef, a sua volta, autorizza la ricetta e la invia in farmacia. Durante questo triplo passaggio accade con molta frequenza che i sistemi non funzionino come dovrebbero, per cui la prescrizione non giunge nelle farmacie e i pazienti ci inondano di telefonate».
La Fimmg non è nuova a questo tipo di segnalazioni. Già due anni fa, nell’aprile del 2022, lo stesso sindacato medico assestò uno scossone al Dipartimento salute e ad InnovaPuglia, denunciando l’esistenza di un collo di bottiglia nella piattaforma che, a quel tempo, avrebbe bloccato circa un milione di ricette dematerializzate in un solo mese. Stando ai dati più recenti forniti dal sindacato, la situazione sarebbe notevolmente peggiorata anziché migliorare, se è vero che, nel mese di gennaio, in una sola settimana, le ricette incagliatesi nel sistema sarebbero almeno 500 mila.
«Le cose non accennano a migliorare purtroppo – si rammarica Donato Monopoli – e nonostante le nostre segnalazioni nulla accade». A suo tempo l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, si impegnò personalmente, convocando gli informatici di InnovaPuglia e ottenendo rassicurazioni su un miglioramento delle performance della piattaforma che, a quanto pare, continua a dare problemi.