«Per Vieste è una giornata importante, direi storica per tutti quelli che ogni giorno combattono le mafie». Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, commenta felice la cattura di Marco Raduano, capo dell’omonimo clan, e del suo braccio destro Gianluigi Troiano. Fu lui stesso a lanciare un appello, all’indomani dell’evasione del boss garganico, poiché la sua latitanza poteva rappresentare un penricolo per tutta l’area garganica.
Sindaco, una notizia che attendevate da tempo?
«Dal 24 febbraio dello scorso anno ogni giorno speravamo di svegliarci con l’arresto di Raduano. La notizia della sua cattura e quella di Troiano è un grande, grandissimo regalo per Vieste, è una liberazione per tutti noi. Finisce un incubo. I due sembravano inafferrabili, quasi al confine tra mito e realtà. Negli ultimi mesi si era creata una sorta di cappa di paura in città che è stata definitivamente eliminata dal grande lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura che hanno reso possibile la cattura».
Ad arrestare Raduano e Troiano sono stati gli stessi carabinieri che hanno catturato il boss Matteo Mesina Denaro.
«Quasi un segno del destino e una bella cosa per il nostro territorio. Perché vuol dire che la mafia del Gargano ha assunto la stessa rilevanza di mafie storiche come quella siciliana».
Un riscatto per un fenomeno mafioso sottovalutato?
«Si, un territorio per molto tempo dimenticato e dove la mafia è stata sottovalutata per tanto tempo. Ma, leggendo anche i recentissimi pentimenti della Società Foggiana, possiamo dire che il nuovo vento, è partito proprio da Vieste. Non dimentichiamoci che è stata per prima Vieste a ribellarsi alla mafia, al racket delle estorsioni con un numero importante di imprenditori che, ogni giorno, si recavano a Foggia dove si svolgeva il processo ai loro estorsori. Qui è nata la prima associazione antiracket e anche grazie a questo abbiamo tanti collaboratori di giustizia. Un vento nuovo che ha raggiunto anche Foggia. Anche la politica sta facendo la sua parte, come Mattinata, Monte Sant’Angelo e Foggia. Oggi le amministrazioni comunali sono più sensibili, il contrasto delle illegalità è una delle loro priorità».
Come è stata presa la notizia della cattura dei latitanti dai suoi cittadini?
«A Vieste non si parla di altro, è una città in festa, davvero. Sono stato in giro per strada e mi hanno fermato molti cittadini chiedendomi se la notizia era vera. La cosa bella è vedere i loro occhi. Erano pieni di gioia, sincera».
Sindaco, per concludere: qual è secondo lei il messaggio che arriva da questa cattura?
«Quando lo Stato vuole ed è determinante non c’è ne è per alcuno».
corrieredelmezzogiorno