La civiltà dei Dauni e le stele diventano protagonisti di un racconto inedito che si sviluppa attraverso linguaggi plurimi, accessibili e inclusivi.
Al museo archeologico nazionale e castello di Manfredonia è stato presentato il progetto “Le stele daunie nella lingua dei segni” che beneficia dei finanziamenti del programma operativo nazionale (Pon) cultura e sviluppo Fesr 2014-2020, Sono stati realizzati sette video con sottotitoli in italiano e contenuti descrittivi, rivolti a persone sorde segnanti, ma anche a visitatori ciechi e ipovedenti, fruibili tramite qr code, posizionati accanto alle stele nel percorso di visita.
Il progetto è dedicato “alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate”.
Alla descrizione dei video hanno partecipato un bambino udente di genitori sordi e una bambina sorda, selezionati dall’ens (ente nazionale sordi) “Ciascun filmato – spiega Gianluigi Attorre, presidente di Atomic production, che ha curato i video – racconta un tema selezionato tra le tante scene raffigurate sulle stele daunie, coinvolgendo il visitatore in una dimensione narrativa innovativa grazie all’alternanza di riprese video e illustrazioni animate in chiave contemporanea.
Tutti i dettagli – aggiunge – sono descritti in modo da agevolare la creazione di un’immagine mentale e di favorire la piena fruizione anche a chi non vede: i video saranno completati nell’ambito del successivo progetto del Pnrr attraverso percorsi tattili”.
Il Museo “aggiorna con questo progetto i propri modelli comunicativi mettendo al centro il visitatore con l’obiettivo di rendere sempre più accessibile il proprio patrimonio culturale”, commenta la direttrice del museo Annalisa Treglia.