Nello stand allestito alla BTM di Bari i sindaci hanno presentato un piano ricco di eventi e iniziative tra mare, arte, natura e cultura.
E’ la prima volta in assoluto che in occasione della BTM, la rassegna internazionale barese che ha a che fare con la promozione turistica della Puglia, vi sia una folta delegazione di Comuni che rappresentano il Gargano.
Nello stand all’interno del quale si svolgono incontri B2B con operatori internazionali che provengono da tutto il mondo, l’accoglienza è affidata proprio ai primi cittadini. Tra questi il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla: “E’ una presenza fondamentale per il territorio, noi ci siamo messi insieme con sette comuni per unire tutte le nostre forze e rappresentare l’intero territorio.
Ognuno ovviamente presenta e parla delle proprie prerogative territoriali, però credo che la novità vera è questa unione tra Comuni del Gargano che presentano un brand generale. Credo e spero che questo possa portare dei frutti importanti”. Un brand che in questo caso non caratterizza i luoghi ma ha una sua connotazione specifica: “Sì ha una connotazione che non distingue il mare dalla montagna, le aree costiere dalle aree interne, noi abbiamo già presentato nei giorni scorsi un nostro primo progetto “Verso il Giubileo 2025”, oggi presentiamo un altro panel sull’ambiente, sui percorsi, sugli itinerari e sui sentieri, mentre in chiusura di rassegna parleremo
della Settimana Santa e con noi i comuni viciniori presentano le loro caratteristiche territoriali. Insieme cerchiamo di costruire un brand che sia non esclusivamente di campanile ma piuttosto di territorio”.
In piena sintonia con le parole di Merla anche il sindaco di San Giovanni Rotondo, Michele Crisetti : “La presenza di tanti comuni del Gargano – spiega Crisetti – rappresenta una delle tappe di promozione dell’intero territorio garganico in cui le amministrazioni comunali si mettono insieme per poter promuovere l’intero territorio sapendo che la promozione del territorio, fatta a 360 gradi, significa avere maggiori opportunità per tutte le città e i paesi interessati. Tutto questo quindi ci consente dì costruire quella rete di relazioni e di interessi, anche economici, di cui non bisogna trascurare l’importanza, per avere una sorta di plafond attrattivo per il 2025 che è l’anno del Giubileo.
Noi siamo per antonomasia definiti come la Montagna Sacra, quindi in relazione a questo evento così atteso e che coinvolge migliaia di persone, dobbiamo far trovare questo nostro bellissimo Gargano pronto all’accoglienza”. “A San Giovanni abbiamo coniato la frase “accogliente per vocazione” e quindi credo che possa riassumere con questo claim tutto il Gargano. Troverà nel mare, nella montagna, nella esperienza gastronomica, nella bellezza del territorio, nell’escursionismo, nei cammini, nelle opere d’arte e nella storia, tutto ciò che un pellegrino o un turista desidera soprattutto in occasione del 2025.
E’ naturale che tutto questo va programmato e promosso con debito anticipo e la presenza di molti Comuni dell’area rappresenta la giusta strada da percorrere. Nel 2025 il Gargano unito sarà pronto per accogliere turisti e pellegrini e per fare da piattaforma per il rilancio definitivo dì questa nostra bellissima terra”. Questa unione che vede il coinvolgimento dei Comuni di Mattinata, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Peschici, Vico del Gargano e Vieste non ha ancora un brand definitivo: “Questo ancora non è stato fatto ma dobbiamo andare in questa direzione – conferma il sindaco Crisetti.
Abbiamo la necessità di caratterizzarci così come ha fatto il Salento o come accade in altre regioni d’Italia. E dobbiamo caratterizzarci mettendo in rete tutta la programmazione che abbiamo. Quando arriva il pellegrino o il turista, deve poter avere su una piattaforma l’intera programmazione di tutto il territorio e quindi avere la possibilità di scegliere sulla base di gusti e propensioni”.
“Per quanto ci riguarda come amministrazione di San Giovanni Rotondo, potrebbe significare molto avendo a disposizione numerose strutture ricettive. Da questo punto di vista possiamo approfittare della programmazione di un comune vicino che magari sotto questo aspetto non riesce a soddisfare le esigenze. Per noi significherebbe aumentare di un giorno o due la permanenza dei visitatori che per i nostri standard vorrebbe dire un incremento dal 30 al 50 % in termini di presenze e che al tempo stesso darebbe l’opportunità anche di far scoprire e visitare luoghi che fino ad oggi sono ancora molto poco conosciuti.
“Il pellegrino viene per San Pio, partecipa alle iniziative e agli eventi di carattere religioso, visita i luoghi sacri e poi rimane sul territorio. Credo che bisogna ampliare questa offerta – conclude il primo cittadino di San Giovanni Rotondo – e credo anche che l’ampliamento dell’offerta e delle numerose possibilità di svago sia perfettamente in linea con quella tipologia di turismo che non è fatto di consumismo spicciolo e frenetico, ma è fatto di esperienze o di riscoperte di se stesso nel territorio altrui”.
l’attacco