Menu Chiudi

UFFICI GIUDICE DI PACE, GLI AVVOCATI DEL GARGANO CHIEDONO LA RIFORMA. “DIVENTINO MINISTERIALI”

Il presidente dell’Associazione Avvocati Garganici Maggiano: “Oggi sono comunali e i sindaci sono sempre costretti a reperire fondi necessari per il mantenimento”.

L’associazione Avvocati Garganici con il suo presidente Giovanni Maggiano torna a chiedere l’attuazione della Riforma sugli uffici del Giudice di Pace, recentemente approvata ma la cui entrata in vigore è prevista solo ad ottobre 2025 e non più ad ottobre 2023 come era nei piani.

“Per i comuni del Gargano questa riforma è fondamentale – spiega Maggiano – perché aumenterebbero le competenze dell’Ufficio del Giudice di Pace di Rodi Garganico sia per le cause civili che penali.

 Ci auguriamo davvero che la riforma approvata non slitti ulteriormente e che gli uffici del Giudice di Pace diventino ministeriali. Oggi purtroppo sono comunali e le spese per il funzionamento dell’ufficio stesso sono di competenza dei comuni.

 Nel caso nostro sono a carico dei comuni di Rodi, Peschici, Vico, Ischitella, Carpino e Cagnano. Se dovessero diventare ministeriali significherebbe che i sindaci, oggi costretti a reperire fondi necessari per il mantenimento dell’ufficio, si vedrebbero sgravare di questo onere. E l’Ufficio del Giudice di Pace di Rodi Garganico ritornerebbe ad esercitare funzioni importanti, come ai tempi di sezione distaccata del tribunale di Lucera.

E a questo punto – conclude Maggiano – non ci interessa più fare la battaglia per fare riaprire la sezione distaccata a Rodi, anche perché questo Governo non ha nessuna intenzione di riaprire le sezioni distaccate”.

Il presidente dell’Associazione Avvocati Garganici aggiunge: “Quanto alla competenza, considerato che la riforma definitiva del Giudice di Pace acquisterà efficacia solo a partire dal 31 ottobre 2025, data in cui in cui entreranno in vigore le novità che prevedono  l’estensione della competenza per valore del Giudice di Pace alle cause relative a beni mobili di valore non superiore a 30.000 euro; la competenza generale del Giudice di Pace in materia condominiale, nonché per l’espropriazione forzata di cose mobili; la competenza del Giudice di Pace – purché il valore della controversia non sia superiore a 30.000 euro – per le cause in materia di usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari, per le cause in materia di riordinamento della proprietà rurale, per le cause in materia di accessione e per le cause in materia di superficie; nel frattempo la riforma Cartabia ha previsto che la competenza per valore del Giudice di Pace passerà: da 5.000 a 10.000 euro per le cause relative a beni mobili; da 20.000 euro a 25.000 euro per le cause di risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti”.