Soddisfazione da Confimprese Demaniali: «Ora tempi rapidi per i brevetti».
Per la prossima stagione estiva, i balneari potranno beneficiare della collaborazione di “assistenti bagnanti” anche poco più che sedicenni. Una conferma, in termini di formazione e rilascio di attestati per i cosiddetti “bagnini di salvataggio”, frutto di un emendamento governativo inserito nel decreto “milleproroghe” che ha fatto slittare, dal 31 marzo al 30 giugno prossimi, l’entrata in vigore di un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
La nuova normativa eleverà l’età minima di chi vuole acquisire il brevetto a 18 anni (e ne ridurrà la massima da 55 a 50 anni), aumenterà la durata minima del corso a 100 ore e prevederà l’acquisizione dell’attestato sull’uso del defibrillatore.
Soddisfazione per la decisione del Parlamento è espressa da Confimprese Demaniali Italia, che rivendica la segnalazione percepita quale necessità urgente da alcuni rappresentati della maggioranza di governo. Valuta che permetterà, sicuramente a tanti giovani ma anche ad adulti, di acquisire il titolo necessario per rispondere positivamente ad un’esigenza che negli anni scorsi è stata soddisfatta con crescente difficoltà e grazie alla disponibilità di studenti che d’estate svolgevano tale attività.
«Confimprese Demaniali Italia – premette il presidente Mauro Della Valle – attribuisce primaria importanza ad ogni attività che abbia come fine la sicurezza e la salvaguardia della vita umana. Apprezziamo l’aumento delle ore del corso, che dovranno essere almeno 20 di teoria, 50 di pratica e 30 di tirocinio presso piscine o stabilimenti balneari, ma avevamo il timore di non riuscire a reperire personale addetto al salvataggio per la prossima stagione balneare».
Ricorda per altro che l’acquisizione del brevetto vale come certificazione di formazione personale di Operatore di primo soccorso, punteggio di merito nella partecipazione a concorso in numerose Forze armate e di polizia ed iscrizione nelle liste speciali degli uffici del lavoro. Indirizza infine un auspicio-appello al Legislatore «perché inserisca la formazione al conseguimento del brevetto di salvataggio nel programma scolastico della scuola secondaria», di fatto, favorendo il percorso che è già seguito da molti giovani.
«Sono certo – conclude Della Valle – che i vertici della Guardia Costiera Italiana faranno enormi sacrifici, come dimostrato in ogni tempo, per esaminare il maggior numero possibile di aspiranti bagnini, ricordando a ciascuno di noi che la sicurezza viene prima di tutto e di tutti».