S. Antonio abate è il fondatore del monachesimo cristiano, protettore degli animali domestici, patrono dei maiali e della stalla, dei salumai e dei macellai.
E’ ancora una volta sarà l’associazione Mattinata a Cavallo a riproporre l’evento della benedizione dei cavalli, che è giunto ormai alla 7ª edizione nel piccolo centro garganico affacciato sul mare.
In vero si è giunti un po’ in ritardo quest’anno all’appuntamento, che da tradizione si dovrebbe svolgere ogni 17 gennaio, giorno dedicato al Santo. Ma l’eccezionalità è giustificata dal fatto che il gruppone dei “cavallerizzi” mattinatesi in quei giorni era impegnato con la rappresentazione dell’ultima puntata del “Presepe Vivente”, che fu rimandata a causa delle condizioni climatiche avverse nel giorno dell’Epifania, così com’era stato inizialmente programmato.
Da qui la decisione di riproporla più avanti, dando respiro alle “fatiche” natalizie e, soprattutto, senza rischiare nulla sulla buona riuscita organizzativa del raduno.
E così domenica l’appuntamento è alle ore 8, per il raduno equestre in Località Santa Maria (nei pressi del cimitero locale); a seguire la partenza per un percorso tracciato che vedrà attraversare al trotto la località Funni, fino alla zona “Le Casette”. Il ritorno verso il paese vedrà una tappa intermedia al cimitero, dove i cavalli saranno “arredati” di carrozze, e di lì il corteo muoverà verso al “zona Incoronata” e poi verso la “Concezione”, per giungere al sagrato della Chiesa Parrocchiale di Mattinata, dove, dopo la Santa Messa delle ore 11, ci sarà la benedizione dei cavalli.
A portarli saranno, oltre agli iscritti e simpatizzanti dell’associazione Mattinata a cavallo, gli allevatori che giungeranno da molti paesi vicini, ma anche da Salerno e dal Molise.
Anche questa edizione coinvolgerà cavalieri piccoli e grandi: e se il più piccolo al gruppo avrà 4 anni, il più grande ne avrà ben 83.
<<Da quando abbiamo ripreso a proporre questa tradizione secolare è stato un continuo coinvolgimento di veri e propri appassionati, anche anziani, che ci hanno sempre spronati e ricordato aneddoti molto carini e utili alla ”memoria” di queste tradizioni>> gongolano i soci organizzatori. << Ci hanno raccontato ad esempio che anni addietro, quando la vita a Mattinata si svolgeva tra tratturi e masserie, nel giorno di Sant’Antonio Abate molti allevatori (o chi aveva semplicemente cavalli e muli) si cimentavano in una corsa equina, alle prime luci del giorno, chiamata “i turnidde de Sant’Antunije”.
La partenza dal centro cittadino (precisamente dall’ex caserma dei Carabinieri, dove iniziavano allora i tratturi) fino alla Casetta Rossa (zona Papone), e a fine corsa, visti i tempi di magra, si andava subito nelle campagne a lavorar;, mentre oggi possiamo permetterci anche di finire la giornata, in allegria e compagnia, in un ristorante>>.
E infatti, dopo la Messa e la Benedizione dei cavalli, il corteo riprenderà per le vie che dal sagrato portano al centro cittadino, con tappa finale in zona distributore ex Agip, per poi concludere la giornata al Ristorante Apeneste, dove si consumerà il pranzo tra balli e canti.