Ieri la riunione di Fdl, FI, Lega e UdC ma pronostici foschi su provinciali e grandi centri al voto. Le lagnanze di Piemontese per divergenze col viestano e per quelle con l’imprenditore su Lumiwings.
Il centrodestra appare sicuramente svantaggiato in vista delle elezioni comunali previste nelle giornate dell’8 e 9 giugno in numerosi comuni di Capitanata, tra cui Manfredonia, San Severo, San Giovanni Rotondo e Torremaggiore.
La decisione su coalizione e candidati sindaci era l’oggetto della riunione dì ieri sera a Foggia, alla presenza dei vertici provinciali di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e UdC.
“Ci andremo a schiantare”, teme qualcuno nello schieramento, ben sapendo che sarà improba la sfida contro il campo largo sanseverese (attorno all’avvocato Angelo Masucci) e torremaggiorese (attorno all’uscente primo cittadino dem. Emilio Di Pumpo).
Anche il Golfo non lascia ben sperare considerata la guerra, nella propria parte del campo, tra l’ex sindaco Gianni Rotice e il parlamentare azzurro Giandiego Gatta.
Grande scetticismo trapela anche rispetto alla città di San Pio, dove l’uscente Michele Crisetti non avrà dalla propria parte il M5S ma il centrodestra non pare farsi illusioni.
Assai più vicino è l’appuntamento con le elezioni provinciali di secondo livello, previste per il 17 marzo. Anche in questo caso il centrodestra appare sconfitto in partenza: due sole le liste presentate (la prima di Fratelli d’Italia e la seconda di Forza Italia con un candidato in quota all’UdC) rispetto alle tre dei centrosinistra (la civica del presidente Giuseppe Nobiletti con un candidato contiano, la lista del Pd e quella dei civici emilianìstì di CON).
Tutto bene, dunque, peri i dominus del Raffaele Piemontese?
Non si direbbe, a cominciare dallo scoramento per la massima confusione a Manfredonia, dove, quando si è ormai quasi a metà marzo, l’alleanza col M5S e la replica del campo largo in salsa foggiana non appaiono possibili.
Inutilmente il Pd del consigliere regionale Paolo Campo si è posto in attesa del secondo nome di candidato sindaco espresso dai pentastellati, dopo la bocciatura arrivata da più parti per Raffaele Fatone.
Un atteggiamento di umiltà ed apertura che, però, finora non ha favorito l’accordo. Troppa la paura, dalle parti del coordinatore provinciale 5S Mario Furore, di essere sommerso dalle critiche per gli impresentabili e sgraditi personaggi del centrosinistra sipontino legati alle passate magagne e tuttora gravitanti dietro candidati e liste, da Zingariello a D’Ambrosio, a Riccardi.
Ma Piemontese sta anche scontando, con grande disappunto, la presenza di personalità autorevoli che sfuggono alla propria orbita.
E’ nota già da tempo la lagnanza per la maniera in cui il presidente della Provincia e sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti “se ne va per fatti suoi’’, come riferiscono fonti legati a Piemontese, il quale ha tentato fino all’ultimo di impedire la scelta della lista civica “La Provincia sei tu” e spingeva per il raggruppamento unitario.
Ma i beninformati parlano anche di scontri su alcune questioni legate alla gestione di Palazzo Dogana, oltre che di un piccatissimo botta e risposta quando Piemontese ha provato invano a perorare la causa dell’assessora Rossella Falcone presso Nobiletti.
Da ultimo la divergenza riguarderebbe le elezioni regionali 2025, cui guardano con interesse sia Nobiletti che Falcone, ormai accasatasi sotto l’ala protettiva del vicepresidente della Regione.
Meno nota è, invece, l’esasperazione di Piemontese nei confronti delle critiche all’operato della Regione che giungono da chi è estrema- mente stimato e credibile.
E’ il caso dell’ex numero uno di Camera di commercio Fabio Porreca, patron di Svicom, che vola ogni settimana tra Foggia e Milano ed è dovuto intervenire ancora una volta per stigmatizzare pubblicamente quella che già tempo addietro aveva definito “la strategia suicida di Lumiwings per il Gino Lisa”. Mi spiace dover fare sempre il guastafeste, ma si continuano a fare passi all’indietro. Sostituire il volo giornaliero delle ore 07.20 da Foggia a Milano Malpensa con un volo alle ore 11.15 per Milano Linate è l’ennesimo grossolano errore di programmazione”, ha osservato Porreca nelle scorse ore. “Linate è certamente l’aeroporto ideale, ma non serve a niente se non si parte la mattina, massimo alle ore 08.00, e non si rientra la sera. Gli orari vanno definiti in base all’esigenze dei clienti. È come se un ristorante restasse chiuso all’ora di pranzo e cena. Potrebbe poi stupirsi se restasse sempre vuoto? Ecco, così è per gli aerei che partono da Foggia per Milano in orari strampalati. Sempre a scanso di equivoci e a futura memoria”.
In tantissimi gli stanno dando ragione ancora una volta. Piemontese aveva già manifestato disapprovazione per le precedenti osservazioni critiche sul Gino Lisa giunte da parte di Porreca, sgradito anche perché marito della senatrice meloniana Annamaria Fallucchi.
Il piddino se l’era già legata al dito quando, nel 2019, ebbe il sì di Porreca a correre come candidato sindaco di Foggia salvo poi fare dietrofront dopo pochissimi giorni. Il rapporto, stando ai rumors, non è più tornato quello di prima e ora sul Gino Lisa impreca ulteriormente Piemontese, che peraltro si sta domandando per quanto tempo ancora la Regione potrà continuare a investire risorse pubbliche sull’aeroporto daunio.
l’attacco