Dal mercato libero alle offerte sulla telefonia. Tante le persone che si sono rivolte al Movimento Consumatori.
Alzi la mano chi non ha ricevuto almeno una volta in una settimana una telefonata da parte di un operatore intento a proporre offerte vantaggiose, sconti clamorosi sulle bollette di luce e gas. Difficilmente se ne alzerebbero molte. Perché la già pervicace azione dei call center è cresciuta impetuosamente negli ultimi due mesi, da quando, cioè, si è concretizzato l’avvento del mercato libero.
E l’aumento delle proposte telefoniche è direttamente proporzionale a quello delle truffe che spesso si celano.
A volte basta un “sì” pronunciato durante la telefonata per attivare un nuovo contratto. Così capita che migliaia di utenti si ritrovino contratti multipli per una sola utenza, o penali ciclopiche da pagare per un passaggio da un operatore a un altro effettuato senza essere a conoscenza di tutte le clausole vigenti.
“Di contestazioni ne abbiamo ricevute migliaia e continuano ad arrivarne ogni giorno, sia nel territorio provinciale, ma anche in Puglia e a livello nazionale”, spiega Bruno Maizzi, presidente provinciale e regionale del Movimento Consumatori di cui è anche vicepresidente nazionale. Ma in tema di mercato tutelato e libero, le problematiche riscontrate non hanno riguardato solo la pratica scorretta di molti operatori telefonici.
Sono tanti gli utenti che dall’inizio del 2024 hanno dovuto fronteggiare un incremento spropositato delle bollette di luce e gas, con importi in bolletta lievitati anche del 200%. Problemi che hanno riguardato soprattutto i clienti di Enel Energia: “Loro sostengono di aver avvisato gli utenti circa l’applicazione degli aumenti e di averlo fatto attraverso una lettera che però sembra che nessuno abbia mai ricevuto. Stiamo combattendo a spada tratta contro questi abusi a danno dei consumatori, che si trovano con la ‘spada di Damocle’ di una sospensione del servizio per morosità”, osserva Maizzi.
“Anche i mutui sono aumentati in maniera sproporzionata e senza motivazioni plausibili. Ci si trincera ogni volta dietro la motivazione della guerra e, prima ancora, della pandemia. Alla fine, chi ne paga le conseguenze è sempre l’utente”, fa presente il presidente regionale del Movimento Consumatori.
Accanto alla problematica rincari, c’è il sempre più crescente fenomeno delle truffe. La stessa Enel è stata destinataria, nelle scorse settimane, di una maxi multa da 79 milioni di euro dal garante della Privacy per gravi carenze nei trattamenti dei dati personali di numerosi utenti del settore dell’energia elettrica e del gas, realizzati ai fini di marketing. Secondo il garante, infatti, Enel – che ha presentato ricorso contro la misura – non avrebbe messo in atto le misure necessarie per prevenire le attività illecite dei procacciatori abusivi.
Ma intanto le segnalazioni presso l’Associazione dei Consumatori non conoscono sosta: “Quando la persona ingannata si rivolge a noi, presentiamo il reclamo alla società che deve dimostrarci l’esistenza del contratto. Molte volte ci imbattiamo in contratti stipulati con firma apocrifa. Di recente abbiamo ottenuto l’azzeramento delle fatture emesse nei confronti di un utente il cui contratto era stato palesemente estorto con l’inganno. Ma è una battaglia quotidiana”.
Il presidente del Movimento Consumatori segnala che anche sulla telefonia le fregature sono frequenti: “Ti propongono il cambio di operatore dietro la possibilità di un risparmio, ma l’utente che nel vecchio contratto aveva un modem da pagare in 48 rate, si ritrova l’addebito delle rate comprese le penali. E ci troviamo tanti utenti con svariate centinaia di euro di debiti”.
Ci sono casi che rasentano l’assurdo, come quello di una anziana signora che, a sua insaputa, si era trovata un nuovo contratto per il servizio di luce e gas intestato al marito: “Il contratto risultava firmato dal marito a luglio, ma il marito era morto a marzo”.
Gli anziani sono le persone più a rischio, ma la tecnica degli operatori sa far breccia anche tra gli utenti più giovani: “Ci sono casi di persone alle quali si propone il cambio di intestazione da marito a moglie o viceversa, ma poi loro stessi non comunicano la cessazione del vecchio contratto. E così gli utenti si ritrovano a pagare due bollette per due telefoni diversi nella stessa abitazione”.
“Noi cerchiamo sempre di mettere in guardia le persone, consigliando di non rispondere, di non comunicare dati sensibili (come il codice Pod o Pdr), di non rispondere con un Sì, ma loro sono piuttosto abili. Fanno dei corsi per circuire la gente”, aggiunge Maizzi.
Né il tanto decantato registro delle opposizioni è servito ad ammortizzare il problema: “È stato un flop totale, l’ho sempre sostenuto e continuerò a dirlo. Basta vedere quel che accade quando si blocca un numero che ci contatta. Per quanto tu possa farlo, ci saranno sempre numeri nuovi pronti a richiamarti”.
In altri casi, invece, subentra la paura: “C’è anche chi preferisce pagare la bolletta piuttosto che rivolgersi a un avvocato. Diverso è il discorso quando il cittadino si ribella ai soprusi e si reca alle associazioni”. Ecco perché, Maizzi invita gli utenti a rivolgersi all’associazioni che tutelano i consumatori: “Nel momento in cui si ricevono proposte telefoniche, possono rivolgersi a noi telefonando al 338.7979600 o inviando una mail a puglia@movimentoconsumatori.it. Abbiamo uno sportello che garantisce assistenza telefonica, online e anche di persona. Grazie a un progetto della Regione, la consulenza è assolutamente gratuita”.
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