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VICO/ IL NUOVO MODO DI GUARDARE AL TERRITORIO

Archiviata la Giornata Mondiale del Paesaggio 2024 si torna a parlare di territorio. Che sia la volta buona? Lo aspettano in tanti. Il passaggio dall’urbanistica al governo del territorio costituisce una svolta epocale vera e propria e attribuisce un nuovo significato al termine. Più è complesso l’insieme “territorio” più richiede “governo”.

La disciplina urbanistica, oggi, ha superato le strettoie della pianificazione separata per parti e particelle e, da tempo, il suo modo di operare. Oggi, il governo del territorio è quello di accorpare le diverse esigenze: pianificazione territoriale; urbanistica; paesaggio; difesa del suolo; protezione degli ecosistemi; sviluppo locale; infrastrutture; valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Il nostro territorio, proprio per la sua naturale complessità, è alla ricerca ancora oggi di una sua, forte identità, sulla base delle peculiarità produttive, culturali, vocazionali.

Per questo il cambiamento è complesso e va affrontato con nuovi occhi, tenendo ben presente il rapporto fra territorio nel suo complesso e interventi locali. Per fare tutto questo è fondamentale che il governo del territorio agisca valorizzando  la propria vocazione in una logica competitiva. Stare fermi, in contemplazione, non ha senso mentre tutt’intorno c’è fermento.

Ci vuole testa, coraggio e lungimiranza. Nel gennaio del 2006, l’assessore pro tempore all’Urbanistica Giuseppe d’Avolio, negli atti preparatori alla redazione del PUG, così si esprimeva in un affollato incontro con il pubblico e le maestranze:” Il termine “urbanistica” è usato spesso come aggettivo per specificare altri sostantivi, come politica, pianificazione, amministrazione, progettazione, analisi, storia e così via.”

E più avanti precisava:” La competizione fra sistema privato e sistema pubblico va assunta nei termini dinamici, un confronto aperto che sia stimolo per arrivare a soluzioni positive.”

E’ questa la nuova sfida del governo del territorio sul fronte della pianificazione e vocazione. Guardare con coraggio e fiducia alla inevitabile competizione per arrestare il declino. Non possiamo restare a guardare mentre gli altri camminano.         Cordialmente!

michele angelicchio

     (nella foto: la pineta Marzini vista dalla zona archeologica di Monte Pucci)