La storia del 43enne nato a Durazzo: “È stata durissima, ad Arpinova lavoravo nei campi di pomodoro, guadagnavo poco e vivevo in condizioni pietose: dormivo in una baracca di legno”.
Da profugo fuggito dalla crisi e dalla povertà dell’Albania nel 1999 a imprenditore agricolo sul Gargano, a Vieste dove dopo anni di sacrifici ha acquistato 13 ettari di oliveto (1600 piante) e produce olio extravergine di qualità molto apprezzato sul mercato locale e nazionale. È la storia di Klodjan Agalliu, 43 enne di Durazzo, sbarcato nel Salento, prima a Lecce, poi a Brindisi e dopo qualche giorno a Foggia.
“Avevo solo 18 anni e ricordo che da Lecce a Brindisi arrivai a piedi. Ma volevo l’Italia a tutti i costi per trovare fortuna. È stata durissima, i primi mesi ad Arpinova dove ho iniziato a lavorare nei campi di pomodoro.
Guadagnavo poco e vivevo in condizioni pietose: dormivo in una baracca di legno. Finita la campagna del pomodoro mi sono trasferito a Mattinata per la raccolta delle olive. Lì ho incontrato un mio connazionale che mi ha presentato una ragazza che diventata mia moglie.
Fortuna ha voluto che a Mattinata ho incontrato Vincenzo Piemontese, un grosso imprenditore agricolo con centinaia di ettari di oliveti tra Mattinata, Manfredonia, Monte e Vieste.
Grazie a lui arrivo a Vieste dove divento il suo punto di riferimento nella sua azienda per eseguire tutti i lavori. Resto alle sue dipendenze per ben sedici anni, dopodiché decido di acquistare un’azienda per conto mio. Ma quanti sacrifici. Per mettere da parte un pò di soldi ho dovuto fare in contemporanea ai lavori di campo tante altre attività: ho fatto il bagnino, il cameriere, l’autista, un pò di tutto.
Oggi, invece mi dedico alla mia azienda e lavoro da contoterzista con lavori di potatura, aratura ed altro in campo agricolo. Ho la mia squadra composta da gente competente. Da Vieste non mi muovo più. Qui è tutta un’altra storia”.
saverio serlenga