Adeguare l’attuale porticciolo o puntare al raddoppio dello specchio acqueo? Il dilemma al centro di un convegno.
Peschici vuole il porto turistico. Puntare sull’ottimizzazione dell’attuale porticciolo oppure puntare al raddoppio dello specchio acqueo e al conseguente ampliamento del bacino portuale?
Se ne è parlato nel corso di un convegno dove sono intervenuti tecnici ed esperti del settore. Intanto il vecchio progetto che prevedeva un porto con 700 posti barca va sicuramente accantonato. La soluzione ideale? “Una diga antemurale – spiega il geologo Stefano Biscotti – una sorta di frangiflutti davanti all’imboccatura del molo perché consentirebbe di sfruttare al massimo lo specchio acqueo esistente”.
“Senza ma e senza se – aggiunge il sindaco Luigi D’Arenzo – punteremo all’adeguamento dell’esistente porto che per noi deve rappresentare il valore aggiunto della portualità. Vogliamo un porto green, ecosostenibile con al massimo 200-300 posti barca e non 600-700 come era stato progetatto. No all’ennesima cattedrale nel deserto”. Per il presidente dell’Ordine degli architetti di Foggia, Francesco Faccilongo, Peschici necessita di un porto turistico. “È una questione che va affrontata presto, Peschici deve avere al più presto un molo turistico. Ovviamente poi va anche potenziata la rete viaria e ferroviaria”.
saverio serlenga