La Capitaneria di Porto di Manfredonia, pochi giorni fa, comunicava che, diversamente da quanto segnalato in una nota, relativa all’invito rivolto a una società di itticultura perché rimuovesse tre gabbie galleggianti per piscicoltura situate nella spiaggia antistante ad uno stabilimento balneare, le dette tre gabbie in data 13 marzo si erano successivamente riallocate nei pressi della foce del fiume Candelaro, come da evidenziato da rilievi fotografici.
La stessa società comunicava che si sarebbe attivata per la rimozione delle gabbie spiaggiate entro il termine di sette giorni e, con la seconda nota, si informava che in data 16.03.2024 il legale rappresentante della detta società aveva comunicato che due delle gabbie risultavano essere state incendiate da ignoti e, per tale evento, aveva presentato formale denuncia presso la locale Stazione dei Carabinieri.
La società comunicava inoltre che sarebbero iniziate le operazioni di bonifica e rimozione delle gabbie spiaggiate presso la foce del fiume Candelaro – sponda di Siponto, delle quali due danneggiate da incendio.
Peccato che tali gabbie si trovino oltre i margini stabiliti dalla Concessione Demaniale Marittima alla società.
Per tale ragione la Capitaneria di Porto di Manfredonia ingiunge alla società cooperativa di “sgomberare e rimettere in pristino stato sia lo specchio acqueo oggetto della concessione demaniale ad oggi revocata, sia l’arenile occupato dalle gabbie spiaggiate, nei pressi della foce del fiume Candelaro, senza pregiudizio delle sanzioni penali, entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento del presente atto di ingiunzione”.
Avverte inoltre che in caso di inottemperanza si procederà ad esecuzione forzata, anche con l’ausilio della Forza Pubblica.