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LA CONSULTA PROVINCIALE PER LA LEGALITÀ RIUNITA A MATTINATA INTORNO ALLA CARTA ANTI-CORRUZIONE

Il dibattito ha annoverato la testimonianza del Sindaco Bisceglia Poi la proposta di adesione per tutti i Comuni della Capitanata.

Perla prima volta a Mattinata, lunedì pomeriggio presso la sala consiliare del Museo archeologico nazionale “M. Sansone”, si è tenuta l’assemblea della Consulta provinciale per la Legalità: al centro del confronto la proposta agli amministratori locali della Carta anti-corruzione di Avviso Pubblico (l’associazione degli Enti locali e delle Regioni per la formazione civile contro le mafie).

Tra i partecipanti il Sindaco di Mattinata, Michele Bisceglia, a fare gli onori di casa, ai fianco dei coordinatori dei lavori del consesso, ovvero il professor Giuseppe La Porta e il docente universitario Massimo Monteleone, rispettivamente rappresentanti del Coordinamento Capitanata per la Pace e di Libera contro le Mafie all’interno della Consulta provinciale per la Legalità.

Tra i presenti anche il Sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta; Damiano Gelsomino, presidente della Camera di Commercio di Foggia; Angela Procaccino, docente associato di Diritto processuale penale presso l’Unifg; Roberto Lavanna, direttore del Csv di Capitanata; la dirigente scolastica Irene Sasso, vice presidente della Fondazione Monti Uniti; la professoressa Francesca De Rosa, componente del consiglio dell’associazione Per il Meglio della Puglia; Peppino D’Urso, tra i fondatori della Consulta provinciale per la Legalità, nonché ex presidente del Teatro pubblico pugliese, ex amministratore al Comune e alla Provincia di Foggia e storico esponente del Pd locale; don Luca, parroco di Mattinata, “portavoce di una comunità che sviluppa silenziosamente la rigenerazione del territorio”, dirà Bisceglia in un passaggio del suo intervento. Tra le realtà presenti all’incontro mattinatese anche i rappresentanti territoriali di Caritas e Rotary Club.

Il tutto a testimoniare il sempre più ampio e variegato mondo che ruota attorno alla Consulta provinciale per la Legalità, presieduta per statuto dal presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, lunedì assente per contestuali impegni istituzionali.

Così come era assente, per gli stessi motivi, anche il coordinatore regionale di Avviso Pubblico, ovvero il Sindaco di Monte Sant’Angelo e segretario provinciale del Pd Pierpaolo D’Arienzo.

Prima di entrare nel vivo della discussione sulla Carta anticorruzione, che racchiude in sé il Codice etico per la buona politica, i lavori dell’assemblea sono iniziati con le proposte di modifica del Regolamento della Consulta provinciale per la Legalità.

I punti 2 e 3 all’ordine del giorno hanno poi riguardato la costituzione del gruppo di lavoro su Etica d’impresa e beni confiscati alla mafia (per cui è stata proposta la nomina di coordinatrice per la prof. Procaccino), che andrà ad affiancare gli altri due gruppi di recente ricostituiti all’interno della Consulta, ovvero Giovani, scuole e università (coordinato da De Rosa) e gruppo Comunicazione (coordinato dalla giornalista lucerina Daniela Paradiso), “Sono convinto che i gruppi di lavoro, insieme al coordinamento, siano il motore della Consulta”, ha commentato sul punto La Porta durante i lavori.

Passando al dibattito sviluppatosi intorno al Codice etico per la buona politica : “Su questo tema non esistono docenti – dirà in premessa il Sindaco di Mattinata, che con la propria amministrazione, sin dal suo insediamento nel 2020, ha aderito ad Avviso Pubblico -. Si continua a imparare ogni giorno per emanciparsi dalle condizioni attuali restituite dal territorio. Per noi quest’incontro è motivo di grande orgoglio e responsabilità, perché testimonia una capacità di parlare ed essere al plurale: momenti come quest’assemblea vanno raccontati, oltre che partecipati, affinché la gente non guardi all’impegno come qualcosa di ascetico. Avviso Pubblico, che non deve essere sventolato in campagna elettorale in termini di promesse d’adesione ma modalità attuativa tutti i giorni, annovera una Carta consistente in una proposta di Codice etico che noi amministratori abbiamo provato a darci, frutto di un’integrazione sistemica con altri enti, in particolare le università italiane.

Dentro ci sono quelle che dovrebbero essere le linee guida di una qualsiasi amministrazione, in raffronto a ciò che l’attualità italiana ci consegna, ovvero una situazione particolarmente delicata.

E, al netto di ciò, il compito che ognuno di noi dovrebbe portarsi a casa è riflettere sulla propria attività quotidiana, perché gli enti pubblici così come le imprese private migliorano solo attraverso l’esempio del singolo.

Il mio intervento è motivazionale – ha precisato Bisceglia -, per provare a cambiare un passo alla volta il vissuto quotidiano di questo territorio. Se non si crea dialogo sociale intorno a questi temi ci ritroveremo nel tunnel senza uscita del degrado relazionale. E se oggi la Capitanata riesce a dire la sua in contesti più ampi è anche grazie al fatto che qui ci sono Sindaci che quotidianamente denunciano la presenza delle mafia sul territorio provinciale”.

Dal canto suo, il prof. Monteleone, nella relazione effettuata in materia, sottolineerà: “Dieci anni dopo la sua prima versione, la Carta di Avviso Pubblico oggi è stata rielaborata in versione più semplice, duttile, meno prescrittiva a più aderente al senso di responsabilità individuale, secondo principi e valori che devono orientare gli amministratori, perché l’impegno è personale. Ciò deve indurre ciascuno a essere esigente e attento rispetto all’operato delle pubbliche amministrazioni italiane, che annoverano vizi di governo particolarmente incancreniti, a prescindere dal colore politico”.

Alla fine dei lavori la Consulta si è fatta formalmente promotrice della proposta che tutti i Comuni di Capitanata aderiscano alla Carta di Avviso Pubblico attraverso una serie di iniziative e percorsi di sensibilizzazione tesi a stimolare un confronto consapevole, “essenziale per l’adesione”, tra le comunità egli enti locali del territorio intorno al Codice etico.

Inoltre la prof. Procaccino ha lanciato l’idea di una collaborazione sinergica tra Consulta provinciale per la Legalità, Unifg e Uffici tecnici dei Comuni di Capitanata al fine dì intercettare fondi utili alle varie progettualità in essere a partire da interessanti misure dì finanziamento come Horizon Europe.