Si avvicina l’apertura ufficiale della stagione estiva, prevista per il mese di giugno. Gli operatori dei lidi balneari viestani, però, sono già ai lavoro, per non farsi trovare impreparati all’appuntamento.
Passeggiando sul lungomare Enrico Mattei è facile scorgere alcuni di loro alle prese con la messa a punto dei propri spazi. Il signor Vecera,titolare del lido Vesta, sistema il manto sabbioso e racconta: “Ci aspettiamo una stagione estiva importante. Negli ultimi anni sono arrivati a Vieste un sacco di turisti, e sono certo che quest’anno sarà la stessa cosa”.
Francesca,invece, titolare del lido Albatros, è alle prese con la sistemazione dei tavoli “Noi anticipiamo”, fa sapere. “Inauguriamo la stagione estiva a fine aprile, in occasione della festa patronale. A Vieste viene sempre gente, e quest’anno non sarà da meno”, afferma convinta.
Il signor Cariglia,infine, armato di trapano, è intento a montare e smontare la propria struttura. “C’è ancora qualcosa da sistemare, ma stiamo lavorando duro per farci trovare pronti”, racconta, “lo sono fiducioso, credo che anche questa volta arriverà a Vieste un grande flusso di turisti da ogni parte”.
Insomma, una sorta di ottimismo diffuso, a giudicare dalle parole rilasciate dai titolari dei lidi, sembrerebbe pervadere cuori e menti dei balneari viestani, certi che il Gargano, come sempre, anche in questa circostanza, sarà meta di un soddisfacente flusso di turisti, provenienti da ogni parte d’Italia e che Vieste resterà la prima destinazione turistica di Puglia.
Sui social, però, in risposta alle dichiarazioni dei balneari, è subito montata la polemica, con particolare riferimento ai prezzi dei rispettivi lidi. “Il Gargano è sempre bello, ma è gestito da persone che ci speculano”, sottolinea qualcuno. “Spero che abbiano abbassato i prezzi, altrimenti la gente sceglierà altri posti”, dice qualcun altro.
“Per una volta, datevi una regolata con i prezzi, e cominciate a guardare al turista come a una risorsa, e non come a un pollo da spennare”, ironizza qualcuno.
“Abbassate i prezzi e fatevi trovare gentili e disponibili”, ribadisce un altro. “Non si possono pagare 75 euro a persona, a giugno, in un albergo a tre stelle. Ad agosto, allora, quanti soldi ci vorrebbero?”, si chiede. “Trattate bene i turisti, senza spennarli, come succede spesso sul Gargano”, ammonisce, infine, un altro ancora. “I turisti sono la migliore pubblicità per il nostro territorio”, conclude.
Quella relativa ai prezzi del Gargano è una polemica atavica, che va avanti da sempre. Nonostante questo, però, Vieste e gli altri paesi della costa continuano a registrare, ogni anno, numeri importanti.
Dal segretario cittadino di Azione, invece, Lorenzo Spina Diana,arriva una proposta. “Il salario minimo per il settore turistico è una scelta di dignità e coerenza”, afferma. “In un Comune come il nostro, amministrato da una forza civica che ha concentrato i suoi investimenti quasi esclusivamente nel settore turistico, anche a dispetto di servizi essenziali in grave crisi come la sanità pubblica e l’edilizia popolare, l’avere compietamente ignorato, fino ad oggi, la questione del salario minimo è segno evidente dì mancanza di una visione d’insieme di quelli che sono i bisogni dei cittadini”, sottolinea.
“Se da una parte il riconoscimento del salario minimo consentirebbe di sottrarre allo sfruttamento e alla povertà le fasce più deboli dei lavoratori stagionali, dall’altra la sua implementazione garantirebbe agli imprenditori onesti non solo una concorrenza più leale sul mercato, ma anche un regime di incentivi fiscali, qualora l’amministrazione decidesse di investire su questo tema”, fa sapere.
“Difatti, il maggiore costo per l’azienda che sceglie di applicare sul territorio il salario minimo potrebbe essere bilanciato completamente o in parte dalla previsione da parte dell’ente di una quota percentuale dì sgravi fiscali sui tributi locali”, rimarca.
“Un premio per le aziende che scelgono di operare nella legalità e nella competitività, una sinergia fra pubblico e privato che contrasterebbe la crisi del mercato del lavoro e, allo stesso tempo, garantirebbe dignità ai lavoratori e maggiore coerenza con quanto finora investito nel settore.
Intanto a Napoli, a Firenze, a Bacoli e in altre città d’Italia, si comincia ad applicare il salario minimo ai dipendenti dell’ente comunale e a tutte le imprese che si aggiudicano gli appalti del Comune stesso.
E noi? Vogliamo provare a fare uno scatto in avanti, o vogliamo restare a guardare?”, chiede rivolgendosi alla cittadinanza e alle istituzioni locali.
In definitiva, è intuitivo notare come sul Gargano, e a Vieste in particolare, che ne è a tutti gli effetti la capitale, la popolazione, i commercianti e la politica stessa siano in grande fermento per l’imminente avvio della stagione estiva.
Fioccano idee, proposte e iniziative di ogni tipo. Anche qualche polemica, come sempre, quando si è prossimi a un appuntamento così importante.
l’attacco