Sono 18 i seggi per l’Italia meridionale che scatteranno con il proporzionale alle prossime elezioni europee. Le Oste si consegnano entro il 1° maggio, 18 i candidati in elenco, sei le regioni nelle quali dovranno farsi campagna elettorale: Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Molise. Dalla Capitanata torna la candidatura del pentastellato Mario Furore mentre il centrodestra schiera il coordinatore provinciale di FI e consigliere regionale Paolo Dell’Erba. Inoltre, corre per la Lega l’uscente eurodeputato Massimo Casanova.
A 5 anni di distanza dal 2019, e a un anno dalle regionali pugliesi, il contesto in cui si torna al voto vede molti cambiamenti. Il M5s nel 2019 ha sfiorato il 30% al sud, la Lega è andata quasi al 24% e Fi aveva appena superato di poco il 12%. Un trend, quest’ultimo; che, almeno sulla base delle regionali in Basilicata e la risalita negli ultimi sondaggi, dà ai forzisti una certa carica.
Dell’Erba sta anche consolidando la sua leadership sul territorio appena conquistata a livello di
partito, Casanova punta sulla questione del “fare” contro i “burocrati” di Bruxelles e sulla scia delle molte proteste in campo agricolo degli ultimi mesi, temi su cui si concentra anche l’imprenditore forzista. Giuseppe Conte ha presentato il simbolo con la scritta “Pace”. “Serve tutto il nostro impegno- scrive l’eurodeputato Mario Furore- per informare i cittadini su quanto fatto in questi anni in Europa e su quanto ancora abbiamo da fare. Per un futuro di pace, per una transizione ecologica giusta, per un’Europa che non lasci nessuno indietro”.
Furore è attualmente l’unico rappresentante del “campo largo” per la provincia di Foggia, volendo fare un paragone da una dimensione locale a una molto più ampia. In un’elezione che ha un contesto europeo, sottilizzare sul confronto fra la Capitanata, in quanto a numeri di candidati, e Bari, per esempio, può apparire pretestuoso. 1 dem della provincia di Foggia convoglieranno tutto il loro impegno su Antonio Decaro.
Le preferenze possibili sono al massimo tre, esprimendone più di una l’altra dovrà essere necessariamente femminile, o due femminili e una maschile. L’uscente per il sud è Pina Picierno, ricandidata, che nel 2019 ottenne più voti di Elena Gentile. In quell’elezione, lo ricordiamo, oltre all’eurodeputata uscente di Cerignola, rimase fuori anche la forzista di Lucera Barbara Matera. Complessivamente, e stando alle notizie oggi in nostro possesso, si prospettano liste europee con minor presenza di candidati foggiani, della città o dei dintorni.
Andiamo ancora sulla memoria storica. Nel centrodestra l’ultimo deputato europeo della Capitanata eletto fu Salvatore Tatarella, dal 2009 al 2014. Era balenata la possibilità che Fabrizio Tatarella potesse rientrare nella rosa dei candidati ma sarebbe sfumata.
In corsa ci sono i consiglieri regionali di Fdi Miche Picaro (sostenuto fra gli altri dall’on. Marcello Gemmato) e Francesco Ventola, sostenuto dal ministro Raffaele Fitto, per ora.
Vuota per la Capitanata è la casella di Avs, (Alleanza verdi sinistra) che potrebbe i esprimere, tuttavia, un rappresentante del territorio dopo essersi stretta intorno al nome del candidato Mimmo Lucano. I verdi passerebbero la mano, in questa tornata, a Sinistra Italiana.
Nel 2019, per Europa Verde, si candidò l’avvocata di Manfredonia Innocenza Starace, in questi giorni impegnata nel sostegno al candidato sindaco Domenico La Marca. Consultazioni in Azione e “Stati Uniti d’Europa” ma dalla Provincia di Foggia non dovrebbero esserci novità.