È la città di Lecce a guidare la classifica delle città più ricche di Puglia. Un primato in una regione che però si colloca tra gli ultimi posti in Italia, terzultima per reddito medio pro capite. Stando ai dati pubblicati dal ministero dell’Economia e delle Finanze sulle imposte 2022, i pugliesi hanno dichiarato in media 17.230 euro, appena sopra i redditi dichiarati dagli abitanti di Molise e Calabria.
In cima ai paesi ricchi della Puglia c’è Lecce con un reddito medio dichiarato di 23.033 euro. E anche l’hinterland si difende bene, offrendo performance come quelle di Leporano (20.641 euro) e Maglie (19.487 euro) che si posizionano rispettivamente al terzo e al quinto posto.
Tra i capoluoghi, al secondo posto troviamo Bari, con una media di 22.419 euro di redditi pro capite dichiarati, seguita da Taranto con 20.355 euro di media. Si difende Brindisi che per una manciata di euro non raggiunge la soglia dei 20 mila. La situazione diventa più oscura man mano che si guarda più a nord. I tre capoluoghi della Bat riescono, insieme, a fornire la peggiore performance italiana. Il comune più «ricco» della provincia a tre teste è Trani con i suoi 17.573 euro di media, segue Barletta con 15.950 euro e chiude Andria, con 14.657 euro, il dato più basso per una città capoluogo.
Appena meglio riesce a fare Foggia, con i suoi 18.901 euro. È proprio nell’area foggiana che si trova il comune più povero di Puglia, Stornara. Qui il reddito pro capite medio è di appena 11.448 euro. E non va meglio a Zapponeta, Anzano di Puglia e Carpino il cui reddito pro capite non arriva a 12 mila euro. I cittadini più ricchi, come detto, si trovano nell’area salentina.
Nella top ten della classifica troviamo ancora Sternatia, Carosino e Cavallino con redditi che oscillano tra i 18.900 euro e i 19.300 euro. Buono anche il risultato per Valenzano e San Giovanni Rotondo: qui in media ogni cittadino dichiara 19 mila euro circa ogni anno. Al di sopra della media di 18 mila euro pro-capite anche Giovinazzo, Molfetta, San Giorgio Ionico, Monteiasi, San Cassiano, Acquaviva delle Fonti, Bitetto e Bitritto. Più staccati i grandi comuni come Altamura (17.144 euro), Molfetta (18.064 euro), Corato (16.979 euro) e Cerignola (13.318 euro).