Luigi Panella mescola la grande tradizione del romanzo storico alla tensione tipica dei thriller più moderni, offrendoci una spy story che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina.
1274. A quattro anni dalla disfatta dell’Ottava crociata e dalla morte di Luigi IX “il Santo”, Yves le Breton ha abbandonato Parigi e si è ritirato nel minuscolo villaggio bretone di Morlaix.
Schiacciato dal rimorso per le troppe morti dell’ultima expeditio crucis, il frate trascorre le sue giornate in preghiera, tormentato dai dubbi e dal senso di colpa, ma un ordine di Gregorio X in persona lo costringe a riprendere l’officium.
Per il Santo Padre, solo Yves può far luce sulla misteriosa morte di una sua vecchia conoscenza: il teologo domenicano Tommaso d’Aquino, uomo ammirato e controverso, da molti considerato ai limiti dell’eresia.
Obbediente al volere del papa, e desideroso di rendere giustizia all’amico, l’inquisitore si mette in viaggio con il giovane frate Bernard de Guyonne e il ritrovato Jean da Montfort per ripercorrere gli ultimi e concitati mesi di vita del magister: dalla brusca interruzione dei suoi studi e della scrittura, fino alla partenza per partecipare al Concilio di Lione e all’improvviso malore che l’ha portato a spegnersi nel convento di Fossanova.
Gli anni hanno incurvato le spalle di Yves ma certo non hanno scalfito il suo intuito, capace di districarsi nella selva di intrighi, menzogne e piste false, per disvelare un’insospettabile e terribile verità.