Due momenti, uno più romantico e l’altro solenne, delle nozze a Trani fra l’ucraina Svetlana e il pugliese, di Vieste, Antonio. La città di Trani, due anni fa, ha accolto la donna in fuga dalla guerra, prima che si trasferisse nel centro garganico, dove ha trovato l’amore. Il matrimonio però hanno voluto celebrarlo a Trani, in segno di riconoscenza.
È fuggita dalla guerra in Ucraina subito dopo l’invasione russa di Kiev, nel febbraio del 2022, ed è arrivata in Puglia dove ha conosciuto Antonio, 53 anni di Vieste, che ora diventerà suo marito. È la storia di Svetlana Furman, 49 anni, che tutti chiamano Lana.
Il loro sogno d’amore è coronato a Trani.
«Non ho nostalgia della mia Kiev anche se quando ci vivevo stavo bene. Ora però, Vieste è il mio paradiso», racconta Lana.
«Ci siamo sposati a Trani, perché entrambi vi siamo legati: io lì ho fatto il militare durante il quale ho conosciuto persone che ancora fanno parte della mia vita. Per Lana invece, rappresenta il primo approdo lontano dalle bombe», spiega Antonio aggiungendo di essersi «subito innamorato di lei, del suo modo di fare e del suo cuore di mamma».
Lana, che in Ucraina faceva l’insegnante di inglese, ha due figli: Katia e Anton. «Vivono in Canada, lì hanno cercato e trovato un domani migliore», afferma. Poi, il suo tono si incrina: «Siamo scappati da Kiev subito dopo l’arrivo dei russi, il viaggio verso l’Italia è durato quattro giorni».
La vita di Lana a Kiev «era fatta di lavoro, passeggiate e teatro: ama la danza ed è stata al Bolshoi di Mosca, città natale di suo padre. A Vieste purtroppo non c’è un teatro ed è l’unica cosa che mi dispiace non poterle dare», evidenzia Antonio.
Oggi le nozze officiate, secondo il rito civile dalla segretaria generale del comune di Vieste, Sofia Ruggieri, mentre i testimoni due cari loro amici.
Il loro incontro è stato casuale. «Cercavo una badante per mio padre – racconta Antonio – e ho messo un annuncio sui social. Lei mi ha risposto tramite di una sua amica che, però, mi ha dato buca. Ed è stata lei ad aiutarmi a trovare la persona che ancora oggi accudisce papà. Abbiamo iniziato a sentirci e a ogni messaggio cresceva la voglia di cercarci. Fino a quando non ci siamo visti per la prima ed è scoccato qualcosa».
Dal 15 marzo di due anni, data «del nostro primo bacio», riferiscono all’unisono, non si sono più lasciati. Dopo il sì non ci sarà il viaggio di nozze, posticipato in autunno. «Sono un auditor per certificazioni di qualità e ho impegni nelle prossime settimane. Poi con l’arrivo dell’estate riprenderò a fare il cuoco in un resort. A ottobre programmerò un tour in moto in Grecia e Albania», continua Antonio. «Nei prossimi mesi estivi lavorerò in un camping – aggiunge Lana – così potrò sfruttare la mia conoscenza dell’inglese con i turisti».
L’augurio è che «la nostra unione duri nel tempo e che la pace arrivi quanto prima in Ucraina. Nel frattempo le sarò vicino come ho sempre fatto cercando di renderla felice», conclude Antonio.
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