Basta lamentarsi. Cosa fare contro le liste di attesa nella sanità pubblica”, è quanto affermato dall’associazione Costituzione cattolica che ha un modulo d’istanza per la prestazione (pagando solo il tiket) in regime di attività libero professionale intramuraria.
“In caso di inadempienza la prestazione può essere effettuata privatamente con successiva richiesta di rimborso alla Asl. Il tema delle lunghe liste d’attesa o delle liste bloccate nel servizio sanitario locale è un problema che affligge molti cittadini di Foggia e provincia. Nonostante il diritto di accedere alle cure sia garantito per legge, spesso i costì elevati e i tempi di attesa infiniti impediscono ai cittadini della Capitanata di ricevere le cure necessarie, anche nei casi più gravi”.
“Tuttavia, è importante sapere che esiste un decreto del 1998 che regolamenta le liste d’attesa e stabilisce che le Regioni, insieme alle Aziende unità sanitarie locali e agli ospedali, devono fissare tempi massimi tra la richiesta di una prestazione e la sua esecuzione.
Questi tempi dovrebbero essere resi pubblici e comunicati al paziente al momento della richiesta. Se i tempi massimi di attesa sono superati, il paziente ha il diritto di richiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia, pagando solo il ticket”.
“Questo diritto può essere esercitato per molte tipologie di esami e visite specialistiche. La differenza di costo è a carico dell’Azienda sanitaria locale, e se il paziente è esente dal ticket, non dovrà pagare nulla e il costo sarà interamente a carico dell’Azienda sanitaria locale. Quando le liste d’attesa sono bloccate, il cittadino foggiano non può essere inserito nella lista e non può ricevere la visita fino al nuovo anno. Anche in questo caso, il paziente ha il diritto dì richiedere la prestazione in intramoenia pagando solo il ticket”.
“L’Asl, bloccando le liste, non rispetta i tempi massimi stabiliti, violando i suoi doveri nei confronti del cittadino. È prevista anche la possibilità per il medico di applicare un codice di priorità alla prestazione richiesta come urgente, breve, differibile o programmabile.
Il medico potrà indicare tale codice sulla ricetta, stabilendo così il tempo entro il quale la prestazione dovrà essere erogata”.
“Se la lista d’attesa supera I tempi massimi stabiliti, il cittadino dovrà compilare un modulo per richiedere la prestazione in regime di libera attività professionale. Il modulo dovrà essere inviato all’Azienda sanitaria di appartenenza, insieme alla ricetta medica e alla prescrizione del Cup”.