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VICO/ IL TEATRO LUOGO D’ACCOGLIENZA             

La casa di Babette-Teatro Giò-sotto la regia di Giovanna Lombardi,trasforma per una sera il paese in “GIARDINO”, luogo sacro, dove socialità e comunicazione profonda, nella ricchezza delle diversità, trovano un punto di umana fusione.

Nel “Giardino” il motivo dominante della Lombardi è la ricerca “dell’altro”, anzi degli altri; scampati ad un destino fragile, emarginato, rappresentanti di un mondo dove sempre più spesso vince la miseria, la guerra, la paura, la fuga. La regia di Giovanna ha lavorato su pochi barlumi della ragione, sentiti drammaticamente da questo pezzo di umanità in cerca di speranza e il desiderio di essere accolti.

La finalità della piece è raccontata dalla maestosità dell’ambiente, “il Giardino”: dove gli altri costruiscono muri e il filo spinato segna confini, il teatro apre orizzonti di solidarietà, nuova vita. Il “Giardino”; luogo di pace, di amicizia, di solidarietà, d’amore, non esiste l’altro, solo umanità. Dove altri comprano armi e strumenti di morte, il teatro canta “mettete dei fiori nei vostri cannoni” e si alzano le voci; da Bertold Brecht ad Angelo Poliziano, da Giacomo Leopardi a Tagore, da Gibran aSpoon River, da Quasimodo a Goethe.

 “Un messaggio floreale, un bouquet di emozioni e colori. Da fiore cimiteriale a ornamento di festa come dono di matrimonio. Siamo tutti fiori dello stesso giardino, siamo tutti rami dello stesso albero, ogni cosa vivente ha la sua identità, il suo ruolo e il suo scopo, il ciliegio come il ciliegio, il susino come il susino, il pesco come il pesco, il pruno selvatico come il pruno selvatico. Un’esperienza umana e professionale sconvolgente -dice Giovanna Lombardi- petali di vari colori portati dal vento: dal Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Nigeria, Mali, Gambia, Bangladesh, Egitto, Senegal, Guinea Bissau.

Sono i ragazzi raccolti intorno al progetto FAMI MSNA gestito dalla Cooperativa sociale ANTEGI di Cagnano Varano e quelli del Consorzio di Cooperative Sociali MATRIX di Rodi Garganico. Minori stranieri non accompagnati, guidati a raggiungere l’autonomia personale e avviati a nuova vita attraverso lo studio e l’acquisizione di nuove abilità professionali. Realizzando percorsi di inclusione sociale,l’apprendimento della lingua italiana e laboratori professionali.

Sulla scena c’èKemo e Giovanna; Alassana e Michele; Awad e Angela; Rita e Saiku; Diabel e Francesca Soraya; Festus e Emma Pia; Diane e Beatrice; Rachelle, Maria, Alima e Anna; tutti fiori dal “Giardino”. Vi aspettano per regalarvi un fiore, la sera del 22 maggio, alle ore 20.30, presso l’Auditorium comunale “Raffaele Lanzetta” di Vico del Gargano. Nella Casa di Babette l’ingresso è libero e, chi vuole, può lascare un’offerta che andrà devoluta all’Associazione “I bambini di Antonio Gallo”.

michele angelicchio