Un viaggio nei vini “rosé” tra eccellenze e piccole scoperte, tra racconti di vigne e storie incredibili in una location dal fascino indiscutibile: l’incantevole centro storico di Vieste,
Sabato primo giugno torna “La Vieste en Rose”, la kermesse che celebra il rosato e il suo connubio perfetto con arte, musica e divertimento.
Giunta alla quinta edizione, la manifestazione nasce con l’intento di creare un percorso coinvolgente di gusto e cultura tra i principali brand di vino.
Le viuzze del borgo antico della capitale del turismo pugliese saranno decorate e arredate a tema rosé, con spazi informativi che diventeranno luoghi di incontro, confronto e distribuzione di degustazioni di vino.
Alessandro Landini, curatore dell’Ufficio stampa della manifestazione, ha spiegato: “Questa è la quinta edizione della ‘Vieste en rose’, l’obiettivo è quello di promuovere la Puglia del bere e quindi le migliori cantine pugliesi di vino rosato. Con il tempo c’è stato il passaggio da sole cantine locali e regionali all’aggiunta di cantine nazionali. Quest’anno saranno presenti persino cantine estere, ci sarà infatti una cantina francese, la Domaine de la rouillère, a confermare il piano dell’Amministrazione comunale di rendere Vieste non solo capitale del turismo ma anche del vino rosato”.
Ai banchi d’assaggio 60 cantine provenienti da ogni parte della Puglia e d’Italia. Ma non solo: per la prima volta quest’anno ci saranno anche produttori esteri che giungeranno a Vieste per promuovere il rosato.
E per chi vuole approfondire ci sono anche le masterclass, talk e seminari durante i quali cinquanta enologi provenienti da tutta Italia terranno lezioni formative finalizzate a far conoscere le virtù, possibilità di abbinamento e qualità organolettiche dei rosati pugliesi.
Landini ha poi aggiunto: “La mattina ci saranno dei talk con esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni, nel pomeriggio e in serata si terrà la degustazione nel borgo di Vieste accompagnata da musica e spettacoli”.
Una manifestazione che registra numeri da capogiro: “L’anno scorso abbiamo chiuso con 15mila presenze – ha rimarcato Landini – che sono numeri molto alti che generano un indotto economico non indifferente. L’altro obiettivo, infatti, è quello di aprire nel miglior modo le porte all’estate sul Gargano”.
L’iniziativa rappresenta ormai un momento atteso per tutti i viestani e i visitatori, provenienti dalle città limitrofe e dal resto della regione, ma anche dall’Italia intera.
L’evento, organizzato dal Comune di Vieste e dalla società di eventi Studio360, punta a fondere due esigenze: svago e divertimento, ma anche cultura e crescita della conoscenza di mondo dell’enologia, pugliese e italiana.
Non solo vino, infatti, ma anche eventi e intrattenimento: gli angoli del centro storico saranno caratterizzati dalla presenza di artisti e musicisti che intratterranno con le più belle canzoni della musica italiana con una grande festa finale da vivere cantando e ballando, con musica in ogni angolo. “L’intera città è in trepida attesa de La Vieste en Rose, la porta inaugurale dell’estate viestana”, ha dichiarato Maurizio Altomare di Studio360.
La Vieste en Rose non è semplicemente una kermesse enologica capace di instillare amore per il vino rosato ma un’iniziativa che valorizza il made in Italy. Sarà possibile degustare prodotti enogastronomici di differenti produttori del circuito Slow Food.
Con la manifestazione si vuole, dunque, riconoscere un’autentica eccellenza del territorio, promuovendo la Puglia del vino rosato che emerge con tutte le sue peculiarità e ricchezze e che continua ad appassionare con intensità ì critici e il pubblico estero attirando turisti in un momento in cui l’estate è alle porte.
“Abbiamo centrato l’obiettivo che è quello di offrire un turismo dì qualità, capace di proporre contenuti che vadano oltre il semplice svolgimento di una rassegna”, ha spiegato Salvatore Altomare di Studio360. “La scorsa edizione ha registrato migliaia di partecipanti, un successo straordinario che quest’anno vogliamo puntiamo a replicare al fine di far diventare Vieste la capitale del vino rosato, oltre che del turismo regionale”, ha concluso. Tra le regioni presenti ci sono l’Abruzzo, la Campania, la Basilicata, il Veneto, il Trentino. Mentre la Domaine de la rouillère è la cantina francese appartenente al territorio della Provenza che si trova nel cuore delle pinete e di 40 ettari di vigne nella penisola di Saint-Tropez, la cui proprietà deve il nome al ruscello presente sulle colline di Gassin.
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