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 VICO/ MATTINALE DELLA DOMENICA. COLLEGIALITÀ PER AMORE DEL PAESE                   

E’ la collegialità il cemento di tutto e, si scopre nella collegialità il vero amore per il paese. Non può esistere un’Amministrazione ufficiale ed una parallela, come non può esistere un’azione di “governo” di facciata ed una d’ombra.

L’accordo, sottoscritto fra la maggioranza Sciscio ed il Gruppo consiliare del PD, traccia un quadro realistico della situazione vichese. Realistico ma non esaustivo per il carico di eterogeneità che si porta appresso nel lungo cammino dei prossimi anni.

Il primo anno è già passato  come annushorribilis. Si tratta ora di capire come, con quale spirito e velocità si affronteranno gli altri. Si tratta di rimboccarsi le maniche, assumersi le responsabilità, non a favore di questo o quel pezzo e colore di amministrazione, ma di mettere in campo le risorse intellettuali disponibili a redigere un piano di sviluppo con pochi e chiari obiettivi.

Quello che si respira, in questi giorni e settimane, dentro e intorno all’amministrazione comunale, non rende giustizia al fattore “collegialità”, con il rischio di perdere di vista i “pochi e chiari” obiettivi.

Dall’esterno si leggono comportamenti, e vecchi vizi, ereditati dagli anni cinquanta, che considerano, con ottusa superficialità, l’azione amministrativa come corsa a primeggiare, per far comparire il coniglio dal cilindro della carica. Alcuni assessorati sono considerati aree esclusive di “no fly zone”; “off-limits” e “questa è casa mia e qui comando io”.

Francamente, l’opinione pubblica non riesce ad individuare lo “status” di corretta amministrazione, ma si legge in questi comportamenti una sorta di menomazione alla sfera collegiale del decidere cosa e come fare.

Capiamo benissimo che la nostra posizione è decisamente a rischio inimicizie, in un mare di scettici e disillusi, ma non possiamo tacere che la difesa degli “orticelli”non costituisce buone pratiche e buona  amministrazione.

Non è più tempo di lobby individuali e voto fidelizzato, ma ci piace pensare che certi comportamenti “riposino in pace” e che le poche, o tante, risorse intellettuali siano poste a fattore comune.. per il bene del paese.

Cordialmente!

michele angelicchio