Ottimista Capacchione del Sib ma scarseggia il personale. E sulla Bolkestein tutto fermo: “Ci sentiamo abbandonati dal Governo”.
È partita ufficialmente oggi 1 giugno la stagione balneare in Puglia. Da oggi tutti gli stabilimenti hanno l’obbligo del bagnino e di tutti gli altri servizi essenziali. Un esordio condizionato dal meteo sulle spiagge del Foggiano e della Bat: cielo nuvoloso e a tratti anche piovoso e ombrelloni chiusi.
“Confidiamo nel miglioramento del tempo – spiega Antonio Capacchione, presidente del SIB e titolare di uno dei più grandi lidi di Margherita di Savoia -. Tuttavia si prevede un’ottima stagione con le tante prenotazioni già arrivate dal Gargano al Salento. Purtroppo non ci aiutano certe polemiche relative al caro tariffe.
Cosi non è, almeno per una vasta zona della Puglia dove i prezzi sono contenuti. Poi ci sono località nel Salento dove si applicano tariffe medio alte. Il prezzo di un ombrellone e due lettini? Andiamo da una media di 50-60 euro nel Leccese fino a 15-25 euro sul Gargano, prezzi ancora più bassi a Margherita di Savoia, la spiaggia più grande della Puglia con 74 stabilimenti balneari e 20.000 ombrelloni”.
E anche quest’anno scarseggia il personale. “Verissimo, non si trovano bagnini, camerieri, cuochi. Non si trovano lavoratori stagionali. Diminuiscono i ragazzi e quei pochi che ci sono non sono tutti propensi a fare sacrifici.
E non vengano a dire che sarebbero mal retribuiti. Non è vero”. Infine indice puntato contro il Governo nazionale sulla Bolkestein. “Tutto tace, tutto è fermo. Ormai siamo stati abbandonati, siamo sconcertati. Meloni e i suoi ci hanno solo preso in giro. Tutti latitanti al Governo che continua a snobbare questa categoria”.