Nel mondo vi sono attualmente 31 Paesi in guerra e 24 aree di conflitto: ovvero, più di un quarto degli Stati è devastato da distruzione e morte, oltre che da miseria e indicibili sofferenze. Già nella Seconda Guerra Mondiale, le maggiori vittime sono stati i civili e nelle aree delle attuali guerre econflitti i civili sono ormai il 90% delle vittime, perché da tempo si bombardano le città, gli ospedali, le scuole, gli acquedotti e le centrali elettriche, ignorando del tutto il Diritto Umanitario Internazionale. Ignorando soprattutto i diritti dei bambini.
Ecco perché è stato dedicato loro l’incontro svoltosi il 29 maggio nella splendida Sala Fedora del Teatro “U. Giordano”, di Foggia (dove fa bella mostra di sé il pianoforte del grande compositore), organizzato dalla Sezione Provinciale di Foggia dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) con il Patrocinio della Civica Amministrazione Assessorato alla Cultura. Anche quest’anno, infatti, l’ANVCG di Foggia, nel ricordare i bombardamenti che distrussero la nostra città nell’estate del 1943 (e con essa la vita di diverse migliaia di cittadini), ha coniugato memoria e attualità, sempre più devastante e a noi sempre più vicina.
Bambini e ragazzi vittime delle guerre di ieri e di oggi, quindi. Vittime perché forzatamente bambini-soldato combattenti, perché morti o feriti durante i bombardamenti delle città, perché morti o feriti a seguito del ritrovamento di ordigni inesplosi, per ragioni alimentari, igieniche e sanitarie, perché orfani di uno o di entrambi i genitori morti. Molti sono stati gli impegni assunti da Governi e Organizzazioni che nel 2023 hanno partecipato alla Conferenza di Oslo sulla protezione dei bambini nelle aree di conflitto. Ora abbiamo bisogno che questi impegni si traducano in azioni concrete e, come evidenziato nel recente rapporto internazionale di Save the Children, “E’fondamentale che la responsabilità per i crimini contro i bambini nei conflitti armati sia prioritaria nelle agende, sia internazionali che nazionali e sia prioritario garantire che tutti i bambini vivano liberi dalla violenza”.
I diritti dei bambini debbono essere prioritari rispetto a considerazioni politiche o geopolitiche. Dobbiamo insistere sui diritti dei bambini ovunque e in ogni momento.
L’incontro pubblico dello scorso 29 maggio si è sostanzialmente articolato in tre momenti:
- Ricordare la tragedia che ha colpito la città di Foggia tra maggio e settembre del 1943, con i suoi500 bambini morti ed auspicando che quanto prima si concluda l’iter per la realizzazione e l’allocazione del monumento alle vittime civili di quei bombardamenti;
- Il racconto, dalla viva voce di uno dei familiari dei piccoli martiri di Gorla (oggi un quartiere di Milano), della strage di 184 bambini e diversi loro insegnanti, causata la mattina del 20 ottobre1944 da un bombardiere di morte che partì proprio dalla pista di Castelluccio dei Sauri;
- Gli scenari internazionali con il Presidente della Comunità di Sant’Egidio e con la Coordinatrice dei volontari di Foggia di Save the Children.
A conclusione dell’incontro, i partecipanti hanno condiviso e rilanciato il messaggio al mondo da parte di un gruppo di bambini di Gaza nel 2021, in seguito alla precedente escalation di violenza:
“VOGLIAMO VIVERE COME I BAMBINI DI ALTRI PAESI, CHE POSSONO GIOCARE NEI PARCHI GIOCOINVECE DI NASCONDERSI DALLE BOMBE.” Il mondo, però, finora li ha delusi e sta deludendo i bambini che vivono e soffrono in tutte le aree di guerra e di conflitto.
michele corcio