La Regione Puglia ha deciso di autorizzare l’utilizzo fino a 4 milioni di euro delle risorse regionali della programmazione triennale ambientale della Provincia di Foggia per intervenire in modo duraturo sui canali artificiali che collegano al mare i laghi di Lesina e di Varano, in modo da ridare ossigeno e rivitalizzare l’ecosistema lagunare costiero più grande d’Italia.
È l’esito condiviso al termine di un tavolo tecnico, presieduto dal vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Infrastrutture e Opere pubbliche, Raffaele Piemontese, richiesto dai sindaci di Cagnano Varano Michele Di Pumpo, di Carpino Rocco Di Brina, di Ischitella Alessandro Nobiletti e di Lesina Primiano Di Mauro.
“Dobbiamo spezzare la catena di emergenze che si ripete annualmente e che danneggia un pezzo del territorio pugliese che è prezioso dal punto di vista ambientale e dal punto di vista economico”, aveva detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che, rispetto alle nuove pressanti richieste manifestate dai sindaci e dalle comunità del Gargano nord, aveva incoraggiato “a moltiplicare gli sforzi per cooperare alla ricerca di soluzioni durevoli”.
Per consentire l’ossigenazione delle lagune saranno immediatamente realizzate operazioni per disostruire i canali e migliorare la circolazione delle acque tra laghi e mare. Ma la novità più importante è legata alla disponibilità finanziaria messa in campo dalla Regione Puglia per fronteggiare in modo più radicale il problema.
“Abbiamo anticipato la volontà di autorizzare i fondi regionali per la programmazione triennale ambientale che sono destinati alla Provincia di Foggia, che potranno essere concentrati su interventi per le foci dei laghi di Lesina e Varano, per i quali non erano previsti finanziamenti”, spiega il vicepresidente Piemontese che giudica “importante che sindaci e territori abbiano condiviso un approccio utile a uscire dalla logica dell’emergenza: in questo senso, un portafogli complessivo fino a 4 milioni di euro è apparso più adeguato e sufficiente a progettare da subito e a realizzare da settembre interventi che rendano più stabili e duraturi gli effetti che servono a superare l’agonia dei nostri grandi laghi”.
Nella riunione che si è svolta a Bari, negli uffici dell’Assessorato al Bilancio, alla quale hanno partecipato anche i direttori dei Dipartimenti Bilancio, Affari Generali e Infrastrutture, Lino Albanese, e Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana, Paolo Garofoli, con i dirigenti regionali e i tecnici dei Comuni, è stato anche deciso che, per assicurare la manutenzione ordinaria delle foci di Lesina e Varano, parte dei fondi saranno destinati ad acquistare due “sorbone”, particolari aspiratori che servono ad asportare fango e sabbia dai fondali.
“Esprimiamo l’apprezzamento per il modo risoluto con cui la Regione Puglia si è assunta la guida di un’azione di difesa dei laghi di Lesina e di Varano che punta a scongiurare, nell’immediato, i rischi legati all’elevarsi delle temperature nelle prossime settimane e, subito dopo l’estate, a realizzare un intervento più vasto e complesso”, hanno detto i sindaci di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella e Lesina, condividendo una dichiarazione in cui hanno manifestato “la gratitudine per la tempestività con cui la Regione Puglia ha raccolto le istanze del nostro territorio e per l’incisività con cui il vicepresidente Piemontese ha orientato il lavoro congiunto verso un esito migliorativo delle progettualità che avevamo presentato 10 giorni fa, decidendo di aumentare le risorse da autorizzare in rapporto all’elaborazione di un progetto più articolato rispetto a quelli di massima urgenza che avevamo avanzato”.
Il lago di Varano è diviso tra i comuni di Cagnano Varano, Carpino e Ischitella, ha una superficie di circa 60 chilometri quadrati che ne fa il maggiore lago costiero italiano, il settimo lago nazionale e il più grande dell’Italia meridionale: comunica con il Mare Adriatico attraverso i canali della foce di Varano e della foce di Capojale.
Il lago di Lesina, nel territorio dell’omonimo comune, ha una superficie di oltre 51 chilometri quadrati per cui è il nono lago italiano e il secondo dell’Italia meridionale per estensione: l’afflusso e il deflusso delle acque salmastre con l’Adriatico avviene attraverso i canali Acquarotta e Schiapparo.