Menu Chiudi

SANITA’/CARTA D’IDENTITÀ GENETICA. COME PREVENIRE LE INFERMITÀ. DA DOMANI A BARI VIA AL PROGETTO SU TUTTI I NEONATI PUGLIESI

A un anno e mezzo dall’approvazione in Consiglio regionale, da domani in Puglia sarà avviato quello che il presidente della I commissione Bilancio Fa­biano Amati (Azione), con gran­de orgoglio, definisce «il proget­to carta d’identità genetica».

Si comincia con 3.000 neonati (1.500 all’anno), partoriti nei punti nascita più importanti per casistica, con l’obiettivo di estenderlo a tutti i neonati e a tutti punti nascita.

L’ok in via Gentile era arri­vato nel marzo del 2023, a mag­gioranza, con due voti contrari e tre astenuti, per la proposta di legge«Genoma Puglia. Program­ma di ricerca per la diagnosi precoce e la cura delle malattie rare su base genetica», di cui è primo firmatario proprio Amati e che è stata sottoscritta anche dai consiglieri Mennea, Clemen­te, Paolicelli, Metallo, Pentassuglia, Tammacco, Ventola e Perrini.

Il progetto consiste nell’esaminare 407 geni, con il prelievo dal tallone di una goccia di sangue, per diagnosticare precocemente centinaia di ma­lattie genetiche, selezionate per età d’insorgenza, significativa mortalità, tratta­ e efficacia della diagnosi anticipata sul migliore percorso assistenziale.

Insomma, condizioni per cui la conoscenza comporta la mu­tazione, in termini positivi, del­la storia naturale della malat­tia.