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VIESTE/IL CINQUANTENARIO DELL’ISTITUZIONE DELL’ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “GIULIANI”

Quest’anno ricorre il c i n q u a n t e n a r i o dell’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale “Vincenzo Giuliani”. Era l’anno scolastico 1973/74, nei locali dell’Oratorio, messi a disposizione da don Luigi Fasanella, un gruppo di docenti diede inizio a questo nuovo indirizzo scolastico:

Luciana Cariglia (Lettere),

 Francesco Marinelli (Matematica),

don Mario Dell’Erba (Religione),

 Raffaele Palomba (Scienze naturali),

M i c h e l a R u g g i e r i (Stenografia),

 Simone Biase (Inglese),

 Michele Tranasi (Francese),

 Maria G a e t a n a L omb a r d i (Dattilografia),

 Lina Arena e Giuseppe Calderisi (Ed.

Fisica).

Sindaco era Giovanni Latorre. Dall’Oratorio nell’A.S. 1974/75 l’Istituto si trasferisce in Via U. Giordano, in uno stabile messo a disposizione dalla Amministrazione provinciale per iniziativa del Presidente Michele Protano.

S u c c e s s i v a m e n t e , nell’A.S. 1998/99 l’Istituto “V. Giuliani” viene aggregato al “Lorenzo Fazzini” che si trasforma in Istituto Polivalente.

Il 20 ottobre del 2001 è stato per le scuole superiori di Vieste una data storica: il trasferimento del “Fazzini Giuliani” in una struttura d’avanguardia alla contrada “Macchia di Mauro”, voluta caparbiamente dal nostro Lino Protano.

 Un complesso scolastico in due plessi. con 5 aule di Informatica, un’aula di Fisica, un campetto sportivo per le attività ginniche, un laboratorio di Chimica e Biologia, infine , l a p a l e s t r a dell’Omnisport.

Lunedì 27 Maggio, a distanza di cinquanta anni dall’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale “Giuliani”, alcuni docenti e discenti, (tra i quali il Sindaco avv. Giuseppe Nobiletti e l’Assessore Vincenzo Ascoli), si sono ritrovati nella Chiesa Gesù Buon Pastore per una santa messa officiata da don Gioacchino Strizzi e don Antonio de Padova e quindi nell’Auditorium a ricordare il percorso e l’evoluzione dell’Istituzione scolastica ma, soprattutto per ricordare i colleghi che non ci sono più, a rivivere nei ricordi, gli anni trascorsi insieme.

Da docente decano ho fatto l’appello degli insegnanti, ben conscio di non poterli ricordare tutti.

Arena Libera,

 Bove Elisabetta,

Calderisi Giuseppe,

Cariglia Esperia,

 Cariglia Luciana,

 Carissimi Marcella,

Cascavilla Giuseppe,

Castaldo Luciana,

 Clemente Marcello,

 Dell’erba don Mario,

 Del Viscio Anna,

Di salvia Vincenzo,

 Di stasio Maria,

 Facciuto Giuseppe,

 Farina Rita,

Forte Attilio,

 Giannuzzi Rita,

 Gimma Domenico,

Giudilli Libera,

 Giudilli Filomena,

 Goppele Elizabeth,

Granatiero Francesco,

Guerra Michelina,

Iavicoli Giuseppe,

 La Torretta Anna Maria,

 Lauriola Ignazio,

 Lombardi Maria Gaetana,

 Marinaccio Maria Rosaria,

 Marinelli Francesco,

 Marchitto Leonardo,

Maselli Rita,

 Minervino don Stefano,

 Palomba Raffaele,

 Panunzio Gerarda,

 Pastore Francesco,

Patrone Gaetano,

Patrone don Libero,

 Pecorelli Francesco,

 Pellico Michele,

 Piemontese Angelo,

Piemontese Vincenzo,

Prencipe Libera,

 Ragno Italo,

 Romano Vincenzo,

Ruggieri Girolamo,

Ruggieri Michela,

 Saggese Pietro,

 Sciannamè Francesca,

Simone Biase,

 Tranasi Michele,

 Simone Giuseppe,

Spina Franco,

Strizzi don Gioacchino,

Turi Mario,

 Ventrella Maria,

Vulcano Filomena e il dirigente scolastico Fiorentino Filippo.

All’appello mancano i colleghi:

 Filippo Fiorentino,

Luciana Cariglia,

 Biase Simone,

 Lina Prencipe,

 don Mario dell’Erba,

 Girolamo Ruggieri,

 Michela Ruggieri,

Pietro Saggese,

 Giuseppe Iavicoli,

 don Libero Patrone,

Vincenzo Piemontese,

Ignazio Lauriola,

 Pinuccio Facciuto,

 Italo Ragno,

 oltre c h e E z i a L a t e l l a (segretaria),

 Michele di Salvia e Antonio Mazzone (collaboratori scolastici).

Di questi nostri colleghi ci restano i ricordi degli anni trascorsi insieme nel nostro Istituto, all’Oratorio prima, in quel di Via Umberto Giordano, infine, al Polivalente di Macchia di Mauro.

I ricordi e tutte le vicissitudini che hanno caratterizzato la nostra vita di docenti nell’Istituto Tecnico Commerciale “V. Giuliani”.

Chi non ricorda i lunghi animati Collegi dei docenti, le accese discussioni sulla formazione dei nostri studenti, e poi gli interventi fiume dello scrupoloso Preside Filippo Fiorentino, le proposte di strategia didattica lungimiranti di Italo Ragno, le critiche costruttive di Biasino Simone, le urla di Pinuccio Facciuto. Il tutto in un clima di rispetto reciproco e di grande armonia.

Qui, per tutti, voglio ricordare Filippo Fiorentino, il cantore, il vate del Gargano, il primo preside del “Vincenzo Giuliani”. E’ stato il preside che, con me, Italo Ragno, Franco Marinelli, Nino Patrone, Biasino Simone, Mario Turi, Rita Maselli ed altri, ha dato smalto alla cultura in questa città.

 Fiorentino a Vieste è stato tra i primi ad individuare la necessità dell’interazione della scuola con il territorio; la necessità di partire nella formazione degli studenti dalla conoscenza delle radici della società civile.

L’insegnamento come trasmissione di competenze agli studenti. L a fo rma z i o ne e l’istruzione rappresentano l’antidoto a quella malattia tanto diffusa tra i giovani che è la mancanza di fiducia nel futuro.

 Il processo educativo non può prescindere dal bisogno del giovane di essere accolto, di essere amato. Ora ci troviamo a vivere una crisi, non solo economica, ma di modelli di vita. Rimane valido, a mio parere, il ritorno alle abitudini più semplici, andrebbe abbandonata una certa mania di onnipotenza, bisognerebbe rimettere al primo posto l’essere piuttosto che l’avere.

Noi docenti possiamo, dobbiamo diventare figure di riferimento autorevoli per gli studenti. Dobbiamo avere alto il concetto del nostro impegno lavorativo, nonostante le difficoltà, le incomprensioni che troppo spesso sperimentiamo.

Insegnare, infatti, significa andare incontro a quel desiderio di conoscere e di capire che è insito nell’uomo e che nel giovane si manifesta con tutta la forza e spontaneità.

Il nostro compito perciò, non può limitarsi a fornire delle nozioni, delle informazioni; siamo educatori a pieno titolo e, in sintonia con i genitori, ci è affidata l’arte nobile della formazione della persona.

 L’istruzione però non è soltanto opera degli educatori; è un rapporto tra persone nel quale, con il crescere degli anni entrano sempre più in gioco la libertà e la responsabilità di coloro che vengono educati.

Perciò, con grande affetto mi rivolgo ai giovani, per ricordare che essi sono chiamati ad essere gli artefici della loro crescita; devono sapere che, in questo non facile cammino, non sono soli; i docenti sono vicini insieme ai loro genitori.

Infine, in occasione della ricorrenza del cinquantenario del nostro istituto con un pizzico di orgoglio penso che l’ITC “Giuliani” in questi decenni abbia dato lustro alla nostra comunità; abbia formato validi professionisti, tanti responsabili, onesti cittadini, contribuendo allo sviluppo socio- economico della nostra città.

Marcello Clemente

Logbook – giornale di bordo – periodico – n° 103 – luglio 2024