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CALENELLA/ VACANZE PIÙ BREVI E ADDIO ALLE TENDE, MEGLIO COMODI ALLOGGI

Parte da uno degli storici camping immerso nel cuore del Gargano, l’analisi di queste settimane insieme agli operatori turistici del settore, che di anno in anno toccano con mano l’evoluzione degli arrivi, delle presenze, delle tendenze, delle richieste di chi sce­glie il promontorio per le proprie vacanze.

Si tratta del villaggio Baia Calenella di proprietà dei fratelli Stefano e Fabio Bezzi,romagnoli di prove­nienza ma adottati a pieno titolo dal Gargano.

 “Quest’anno la stagione è iniziata un po’ più fiacca dell’anno scorso, però adesso si sta riprendendo – ha illustrato Fabio Bezzi -. Abbiamo avu­to un buon maggio, anche nelle prime settimane di giugno c’è stato un certo numero di arrivi soprattutto di turisti tedeschi, in vacanza perla Pentecoste. Nel prosieguo della stagione speriamo che le cose va­dano meglio così come pare stiano andando. Le prenotazioni sono buone e si prevede che la stagio­ne possa proseguire nel migliore dei modi”.

Già da questo sabato quindi gli imprenditori confi­dano di andare a pieno regime e fino alla fine di ago­sto stando alle prenotazioni.

Complessivamente il trend del territorio rispecchia quello che accade a Baia Calenella, come conferma anche Enzo Azzarone, nella sua veste di responsabile della struttura e assessore di Vico del Gargano.

“Se compariamo i dati di giugno allo stesso periodo dello scorso anno i numeri sono in linea, il trend è stato rispettato – ha illustrato -, Il 2023 è stato un an­no in calo rispetto al 2021 e 22, molto ha inciso il ve­nir meno di quei bonus vacanza elargiti in fase Covid. E diciamo che hanno un po’ drogato i numeri. Oggi siamo tornati quasi ai dati pre pandemia che erano solo leggermente migliori rispetto agli attuali. Molto a mio avviso ha inciso per esempio il meteo e gli effetti dei cambiamenti climatici: quest’anno ab­biamo visto un inizio di stagione, specialmente al Nord, molto variabile con piogge, temporali e allu­vioni. Induce molto più a voler prenotare un viaggio e scappare dalla città un clima torrido o comunque caldo rispetto al maltempo, E quindi questo credo abbia bloccato le prenotazioni a giugno”.

Non solo il clima ma anche altri fattori a detta degli imprenditori potrebbero aver frenato gli arrivi, come ad esempio le incertezze determinate dai conflitti bellici o, banalmente, la volontà di restare a casa per assistere agli europei di calcio. Ma in generale nel corso degli anni le esigenze e le abitudini dei turisti sono cambiate.

“La nostra struttura nasce come campeggio, ades­so però l’area occupata da tende ormai è limitatissi­ma, noi la conserviamo perché ci sono delle norma­tive che impongono comunque di adibire una certa percentuale sul totale al campeggio – ha evidenzia­to Fabio Bezzi -. Ma se dovessimo andare incontro al mercato, dovremmo fare altre scelte, visto che la richiesta di piazzole ormai si è ridotta al lumicino.

Mentre invece la richiesta di alloggi tra bungalow e case mobili è sempre più alta. I nostri clienti chiedo­no più servizi, più comodità e una sistemazione me­no spartana. Questo dipende dal fatto che la durata delle vacanze si è ridotta. Erano tante le famiglie che negli anni 80 e 90 potevano fare anche quattro settimane di vacanza, spesso capitava che il padre portava la famiglia qui con la roulotte e lui tornava in città a lavorare. Questi tempi più lunghi consentiva­no di gestire la vita in tenda o in camper con mag­giore relax. Oggi, con una settimana o al massimo due a disposizione, i turisti sentono la necessità di ottimizzare i tempi e, fatte le dovute eccezioni, scel­gono sistemazioni che per loro sono meno impe­gnative”.

Dì conseguenza viene meno anche la necessità di tenere la roulotte in casa, riducendo anche i costi per il rimessaggio, il bollo, la manutenzione e la complessiva gestione del mezzo nei mesi invernali. Tanto più che ormai i prezzi tra alloggi e camping so­no tutto sommato simili.

“E così vengono, hanno l’alloggio pronto, entrano, si fanno una settimana, tornano a casa. Oltre a que­sto è aumentata la richiesta dì servizi come la spiaggia attrezzata di cui noi disponiamo, il wifi potente per una connessione efficiente, il ristorante e l’animazione. Quest’ultima è diventata fondamen­tale. Addirittura c’è chi valuta la qualità dell’anima­zione prima ancora di altre comodità, prima ancora di una qualunque altra cosa nella scelta della strut­tura in cui alloggiare. Un grande cambiamento se si pensa che in passato bastava un rubinetto dell’ac­qua e una presa della corrente”.

Quanto al tipo di utenza a Baia Calenella arrivano ancora diversi stranieri, anche se non è la tipologia prevalente. Come detto i tedeschi prediligono il pe­riodo della Pentecoste. Poi ci sono polacchi, cechi e altri cittadini europei.

“Da noi arrivano soprattutto italiani, non tantissimi sono: turisti di prossimità, una buona fetta sono campani. Ci piace poi sottolineare che tanti nostri ospiti tornano periodicamente nel nostro villaggio, registriamo molto turismo di ritorno e questo signi­fica che chi viene da noi si trova bene e a proprio agio. E di questo siamo contenti”, il commento finale di Bezzi.

l’attacco