Si è costituito un comitato composto da associazioni, esercenti, professionisti, titolari di stabilimenti balneari e proprietari di case. Tanti i temi affrontati.
L’estate è rovente a Marina di Lesina, non solo per le temperature. Associazioni, esercenti, professionisti, titolari di stabilimenti balneari, proprietari di case che vivono la località balneare del Gargano e ne hanno a cuore le sorti, hanno convogliato il fermento di questi giorni in un’iniziativa concreta, costituendosi in un Comitato.
L’idea è maturata a ridosso della decisione del Comune di Lesina di tappezzare le strade di Marina di Lesina di strisce blu per i parcheggi a pagamento e che si è rivelata la goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo da tempo.
Nata sotto i migliori auspici, dopo un periodo di commissariamento, l’amministrazione lesinese aveva, a inizio mandato, fatto sperare in una progettualità che vedeva nel connubio lago-mare il suo punto di forza,
“Finito il tempo delle promesse – affermano i componenti del Comitato – sindaco e giunta si sono dileguati, abbandonando Marina di Lesina e il suo straordinario territorio a un degrado senza fine. E, dunque, nel pieno della stagione estiva, i pochi eroici esercizi commerciali che la animano registrano un netto calo di presenze, in controtendenza rispetto a un trend che vede la Puglia, da anni, una delle mete più ambite dai turisti. I proprietari di case – che hanno appena pagato imposte e tasse e che annualmente affrontano alti costi di manutenzione – si sono ritrovati con i problemi di sempre e con un balzello in più. Gli uni e gli altri, insieme alle associazioni già presenti, stanchi di lamentarsi sui social, hanno deciso perciò di agire sinergicamente, costituendosi in un Comitato, aperto a nuove sottoscrizioni di cui saranno, a strettissimo giro, comunicate le modalità”.
I promotori dell’iniziativa hanno già contattato un team di legali e di tecnici per agire fattivamente e giudizialmente, se necessario, per tutelare i loro diritti e interessi. “Sono allo studio le delibere comunali che certificano l’asimmetria tra chi paga e chi beneficia del gettito. Grazie a Marina di Lesina arrivano, infatti, nelle casse comunali almeno due milioni di euro l’anno. Il dato è frutto di una stima al ribasso che include l’IMU, a carico esclusivo dei proprietari non residenti, e la tassa di soggiorno, versata per il tramite delle strutture ricettive.
E, tuttavia, se Lesina è riuscita a sviluppare le sue potenzialità, la sua Marina langue. Giunga forte al sindaco l’esortazione a ripensare le proprie scelte e uscire dalla logica spicciola e miope del consenso elettorale. Perché questa volta Marina di Lesina non resterà a guadare lo scempio ma agirà con determinazione, farà rete e impiegherà risorse per difendere il proprio territorio”.
saverio serlenga