Dal via ai micro-alloggi alla tolleranza del 6% su superfici inferiori ai 60 metri quadrati.
Il decreto «salva casa» arriva oggi alla Camera dopo il via libera della commissione Ambiente. Nel testo non c’è più l’emendamento «salva Milano» per sbloccare la paralisi del capoluogo lombardo, con i cantieri fermi per le inchieste giudiziarie aperte per via dei contrasti interpretativi tra uffici dell’Urbanistica e magistratura. Troppo poco tempo a disposizione per discuterne, ha spiegato la relatrice di Forza Italia Erica Mazzetti, che rassicura: «Ci sarà un’altra occasione per poterla mettere», forse il dl infrastrutture. Ecco le novità previste dal decreto, dalle destinazioni d’uso all’agibilità dei micro appartamenti per favorire la disponibilità di alloggi per studenti.
TOLLERANZE
Si alza il livello delle tolleranze costruttive, cioè le differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato, che viene portato al 6% per gli immobili sotto i 60 metri quadrati. Prima questa categoria aveva un margine al 5%, come tutti gli immobili sotto i 100 metri quadri. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il mancato rispetto dei parametri non costituisce violazione edilizia se contenuto entro i limiti del 6%. La nuova tolleranza si aggiunge a quelle del 2% su superficie utile superiore ai 500 metri quadrati, del 3% tra i 300 e i 500 metri quadrati, del 4% tra i 100 e i 300 metri quadrati e del 5% fino ai 100 metri quadrati.
DESTINAZIONE D’USO
Vengono semplificati con una disciplina uniforme i cambi di destinazione d’uso, senza distinzione se con opere o senza. Per il mutamento senza opere sarà richiesta la Scia, mentre per quello con opere sarà necessario essere in possesso del titolo per l’esecuzione. Anche locali al piano terra o seminterrati potranno diventare residenze, in base alle leggi regionali.
SOTTOTETTI
Per incentivare l’ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo, un emendamento prevede il recupero dei sottotetti e consente di derogare anche ai limiti di distanza tra gli edifici.
MICRO APPARTAMENTI
Con la riduzione delle superfici e delle altezze viene di fatto estesa l’abitabilità anche alle mini-case: monolocali potranno avere l’abitabilità con una superficie minima di 20 metri quadrati per una persona (dagli attuali 28) e di 28 metri quadrati per due persone (ora ne servono 38). L’altezza minima dei locali interni passa dai 2,7 metri al limite di 2,4 metri. A condizione che gli edifici siano sottoposti a ristrutturazioni per garantire le condizioni igienico-sanitarie. Per Salvini, così si «mettono sul mercato molti immobili andando incontro alle necessità di studenti e lavoratori – specialmente nelle grandi città – oltre a favorire la riduzione del consumo del suolo».
DOPPIA CONFORMITÀ
Viene abolita non solo per le difformità parziali, ma anche per quelle sostanziali. E la procedura semplificata si applica anche agli immobili con vincoli storici, artistici e ambientali, purché le difformità siano lievi: «Grazie a un nostro emendamento al Salva casa si supera l’annoso problema delle pratiche che intasano gli uffici comunali di tutta Italia – scrivono i deputati della Lega – . Fermo restando che in caso di interventi totalmente difformi si applica la vecchia norma».
RIMOZIONE ABUSI
I Comuni potranno far slittare da 90 fino a 240 giorni i tempi per eseguire la rimozione delle opere abusive, in caso di comprovate esigenze di salute dei residenti o di situazioni di disagio economico.
VINCOLI PAESAGGISTICI
Prevista una sanatoria anche per gli interventi soggetti a vincoli che, prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei beni culturali del 2006, pur essendo stati autorizzati dal Comune, non avevano il preventivo accertamento della compatibilità paesaggistica.