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GRANDE RITORNO DI IMBECILANDIA SI REPLICA A VIESTE ANCHE QUEST’ESTATE

Riceviamo e pubblichiamo

Sarà, oramai abitudine consolidata, caro direttore, ma è quasi incredibile che ogni anno il gruppo imbecilandia fa capolino con un seguito senza uguali a Vieste. Per carità non si dica che è importante conciliare lo svolgimento delle attività d’intrattenimento degli esercizi pubblici con il diritto alla quiete e al riposo di residenti ed ospiti. Non “ziamai!!”. Per non parlare del conciliare la vacanza con situazioni e comportamenti che siano nei principi di educazione e buon costume.  

Vieste capitale del fracasso… e puzze H24. Culi e tette a buon mercato, specie quelle delle racchie! Una sorte di menù farcito da notti fracassone e turismo cafone, rumori e puzze a gogò con contorno di tavolate sull’asfalto rovente.

A proposito di gastronomia, alla faccia del Kilometro Zero, non sfugga l’acquisto della stragrande maggioranza di cibarie fatta rigorosamente presso il grande supermercato viestano, dove i nostri ristoratori fanno a gara a chi meglio piglia, senza preoccuparsi se c’è vita nei barattoli di fagioli. Con il punto di domanda: che mai mangeranno gli ospiti seduti sull’asfalto o ai tavolini subaffittati dal comune? Supermercato che prende, incassa e scappa da Vieste.

Lo scorso anno ne erano in 100. Quest’anno, forse, in 150 per difetto. Tante nuove “mangerie”.  Mistero dove e come conservano le cibarie, forse in magazzino. E i frigo per la carne, per il pesce e i formaggi? Mentre per il bagno, anzi la chiamano, toilette nel locale di fronte. I controlli?  

L’inbecilandia si esalta nelle serate di musica. La chiamano movida e la rivendicano in nome del lavoro, del relax e del divertimento ma sono autentici ubriacometri, ma potete chiamarli allevamenti di cervelli non sostenibili dal “pensiero brodaglia”.

E i rifiuti? Certo l’organizzazione della raccolta andrebbe meglio calibrata ma la civiltà dei nostri? Di noi viestani e dei nostri ospiti? E’ uno scarica barile.

Meglio definirlo: il trionfo del Nessunismo, cioè la negazione dell’identità. Nessuno che vede, che denuncia, che controlla, che rispetta e tutti sulla ruota panoramica con affaccio gigante su un mare di merda!! VIESTE DA “PERLA DEL GARGANO” A CAPITALE DEL TURISMO CAFONE.

Aspetto un anno per tornare a respirare nella mia Vieste, caro direttore, ma constato che all’inizio degli anni ’90 a Vieste è successo tutto, ma non è cambiato nulla. All’inizio del nuovo millennio non è successo nulla, ma è cambiato tutto.

Grazie per l’eventuale ospitalità

Antonio Vescera

 viestano puro sangue, abitante a Milano